«Prodi? Forse è sulla strada giusta»
Celentano: «Fa promesse che si possono mantenere. Non è come quelli che hanno ripreso a parlare di nucleare»
MILANO – Lo show si apre con uno strip tease in penombra di Laura Chiatti: l’attrice si spoglia mentre sullo sfondo scorrono immagini di guerra e povertà. Poi spazio a un siparietto scherzoso con Mogol e Gianni Bella. Il tempo di qualche battuta e Adriano Celentano – tornato in prima serata su RaiUno con lo spettacolo “La situazione di mia sorella non è buona” – si prende tutta la scena, sedendosi in poltrona e iniziando a cantare. Con Fabio Fazio che prova a intervistarlo. Poche note, e il Molleggiato si interrompe, approfittando di una domanda del presentatore per dire subito la sua su ambiente ed energia. E lo fa attaccando tutti quei politici che hanno iniziato a parlare di nuovo di energia nucleare. «Casini, D’Alema, Berlusconi e tutta la destra che insiste per tornare al nucleare. Dicono che le centrali nucleari sono più sicure ora, ma non è quello il problema. Il pericolo sono le scorie nucleari, che non si sa dove metterle. Per smaltirle ci vogliono venticinquemila anni. Chi vi assicura che la sicurezza delle centrali nucleari non intacchi anche le falde acquifere?». Per Celentano, «i politici dicono che vogliono migliorare la qualità della vita, sono certo che la migliorano, ma per quanto tempo? Loro giocano su questo, sul tempo».
PRODI – L’ambiente in primo piano, dunque. Del resto, il titolo per la serata evento trasmessa su RaiUno è emblematico: “La situazione di mia sorella non è buona”. Dove la sorella, ovviamente, è il pianeta Terra, messo in pericolo – sostiene il Molleggiato – da scelte miopi. «Perché i politici hanno fretta, devono dimostrare in fretta, altrimenti perdono i voti. E per questo nasce il sospetto che Prodi sia sulla strada giusta. Lui fa promesse che si possono realizzare, ma il Paese non gradisce. Preferisce vivere meno».
DOLCI AVVELENATI – Celentano prosegue criticando la poca lungimiranza dei politici: «In campagna elettorale – dice – si affannano ad annunciare le cose buone per il Paese, ed ecco la lista dei ‘dolci avvelenati’. Quindi le città sarebbero più illuminate, ci sarebbero più grattacieli, perché qualche deficiente identifica il benessere dall’altezza dei grattacieli, a partire dai Comuni che sono i mandanti di architetti kamikaze che distruggono ogni cosa. Il debito pubblico diminuirebbe – aggiunge – perché faremmo a meno di comprare l’energia dalla Francia e dalla Germania. Quindi – è la tesi di Celentano – il cittadino verrebbe ingannato da una illuminazione al di fuori della propria vita mentre dentro di lui aumenterebbe il buio del cancro». Per Celentano, «il politico, quello vero, che dovrebbe fare della politica una missione, dovrebbe evitargli i pericoli per migliorare la qualità della vita. Non fa niente se le città sono meno illuminate». E invita a «investire nella ricerca, cercare quel traguardo che sembra irraggiungibile, ma che secondo me prima o poi ci si arriva, della fusione fredda senza scorie». «Ma i politici hanno fretta – sentenzia Celentano – e quindi devono dimostrare in fretta, altrimenti si perdono i voti». Ce n’è anche per Clemente Mastella: («Dovrebbe capire di aver sbagliato a togliere l’indagine a quel magistrato») e Silvio Berlusconi («Se non farai una rivoluzione dentro di te, il tuo nuovo partito invecchierà quando meno te lo aspetti»). Celentano lancia anche un messaggio agli ultrà: «Dovete imboccare una nuova strada».
L’ALBUM – E poi la musica, ovviamente. Celentano intona il brano “La situazione non è buona”, scritto da Francesco Tricarico e che ha ispirato il titolo dello show di Raiuno e parte del titolo del nuovo album, “Dormi amore, la situazione non è buona”. Sulle note, scorrono le immagini dalla Birmania. In una scenografia costruita come uno studio di registrazione e molto lontana dai mega allestimenti degli altri suoi show televisivi, l’artista discute, suona e canta con Fazio, Carmen Consoli, Milena Gabanelli (in collegamento telefonico) e gli altri ospiti del suo spettacolo. Tra musica e politica, battute e sermoni.
26/11/2007 – Corriere della Sera