Celentano spopola con il nuovo show
Celentano ha fatto il botto! Nove milioni e duecentomila spettatori (32% di share) hanno seguito il ritorno in tv di Adriano Celentano: La situazione di mia sorella non è buona. Il molleggiato ha toccato temi importanti, a lui molto cari come quelli relativi all’ambiente e alle centrali nucleari. Ha invitato gli ultrà ad invertire la rotta, perchè proprio da loro può cambiare qualcosa. Difende Prodi e approva il Ppl.
Gli ultrà rivoluzionari potenziali devono deporre le armi, ”sotterrare i loro simboli di violenza”, andare allo stadio a viso aperto e rinunciare una volta per tutte ad attaccare la polizia. Con questo loro gesto ”imboccheranno una nuova strada” e ”potrebbero ribaltare addirittura una nazione”. Tutto questo secondo il guru Adriano Celentano, tornato in tv con la serata-evento di Raiuno La situazione di mia sorella non è buona. In uno studio di registrazione frequentato da amici e collaboratori, molti dei quali hanno lavorato nel suo nuovo disco Dormi amore, La situazione non è buona, Celentano alterna brani dell’album, siparietti con Gianni Bella e Mogol, con Fabio Fazio (nei panni del cronista Fabioz), un duetto con Carmen Consoli.
Nello studio anche gli arrangiatori Fio Zanotti e Celso Valli e il cantautore Tricarico, autore del brano che ha ispirato il titolo dell’album e dello show. Oltre a brevi incursioni di Cornacchione (”beati i poveri, e grazie a Padoa-Schioppa saranno sempre piu’ beati”) e Laura Chiatti in versione corista.
Non manca una telefonata con Milena Gabanelli, alla quale fa i complimenti per Report e le sue inchieste scomode. E alla quale esprime preoccupazione per la poca risonanza sui giornali delle sue denunce. Celentano, affrontando l’attualità politica, dà giudizi su Romano Prodi, esprimendo ”il clamoroso sospetto” che abbia ”preso la strada giusta”, visto che ”promette solo cose che può realizzare”. Ma la ”gente non gradisce”. Se la prende con chi, come Pierferdinando Casini, Massimo D’Alema, ”Berlusconi e tutta la destra”, vorrebbe il nucleare. ”Il problema non è la sicurezza delle centrali, ma delle scorie – dice Adriano – che si smaltiscono in 25 mila anni”.
Attacca anche i Comuni, ”mandanti di architetti kamikaze che distruggono ogni cosa”, definisce ”mostro” la nuova sede dell’Università Bocconi.
La soluzione energetica sarebbe la fusione fredda, che secondo lui prima o poi sara’ scoperta. Ma ”ci vorrebbe tempo”, solo che ”i politici hanno fretta” e pensano solo a non perdere voti.
Chiede al ministro Mastella di ”restituire l’inchiesta al magistrato che stava indagando anche su di lui”.
Applaude al nuovo partito di Berlusconi, ma gli rivolge un appello: ”Silvio, se vuoi veramente voltare pagina, devi fare una rivoluzione dentro di te, dare un segnale concreto, che da oggi non sei più quello di ieri, perchè da oggi ricominciamo a guardarci negli occhi. Se non farai questa rivoluzione, il tuo partito invecchierà quando meno te lo aspetti”.
Il vero cambiamento, insomma, per Celentano, deve partire dalla gente, ”perchè prima deve cambiare la gente, poi i politici”. Ma ”purtroppo il tempo stringe” e quindi ”l’unico modo per voltare pagina, è mettere in atto una vera rivoluzione, a partire dalla gente”.
I COMMENTI SULLO SHOW
Fabrizio Del Noce (direttore Rai1): “Ho assistito ad un bel mix di canzoni e monologhi: un momento di alta televisione. Adriano ha toccato tanti temi, senza essere provocatorio. Non bisogna dimenticare che la trasmissione è stata preparata in poco tempo”.
27/11/2007 – TgCom