Celentano fa il “sermone” e Gardin lo bacchetta: «Cerca solo pubblicità»
VENEZIA – «C’è un comitato che si batte da tempo contro le grandi navi a Venezia. Io ho fatto un servizio mesi fa. Celentano si sveglia oggi e, invece di mettere una foto di una grande nave che deturpa la città, ci mette la sua immagine»: non usa mezzi termini il grande fotografo Gianni Berengo Gardin per commentare la pagina a pagamento del Corriere della Sera dedicata alla Serenissima oggi dal Molleggiato.
«Domani (oggi per chi legge ndr) non sarà un bel giorno per il nostro Paese, anche se ci sarà il sole. Con l’ignobile sfilata delle 13 navi dentro la Laguna di Venezia si celebra l’Eterno Funerale delle bellezze del mondo», scrive Celentano sul Corsera. «Sarebbe stato meglio scegliere di pubblicare un orrore per dimostrare a tutta Italia il pericolo delle grandi navi – dice Berengo Gardin – e invece, come al solito, Celentano ha pensato di farsi pubblicità».
Poi precisa: «Adesso tutti parlano di Venezia, mentre mesi fa nessuno se ne occupava. In questo senso ben venga anche Celentano, ma questo pericolo delle grandi navi c’è da tempo», aggiunge il reporter, che alla città lagunare ha dedicato tre libri per editori italiani e stranieri. hanno fatto anche in America». Dietro la scelta di far continuare il via vai di navi da crociera nella laguna, proprio nel cuore di Venezia, «ci sono interessi commerciali purtroppo più forti di quelli culturali», accusa il fotografo. A Venezia, aggiunge, «c’è chi vive di turismo e chi vive di cultura. Ma la mia Venezia, non è turistica, a colori, ma in bianco e nero. È un’altra Venezia, di un’altra cultura…». Come tutte le città d’arte, la Serenissima ospita ogni anno migliaia di turisti. «Tutti devono poter godere di questa bellezza, ma la città non deve essere deturpata», dice. «Gli stranieri conoscono Venezia di passaggio. Gli italiani e i veneziani ci vivono e ce l’hanno a cuore».
21/09/2013 – Il Gazzettino