Saranno vietati gli animali nei circhi. Bene, ma non benissimo.
Come d’incanto, al mio cospetto di scimmia
Si sta spegnendo, il suono degli animali
E un gran silenzio, pervade tutta la Terra
Come il brontolio, di un tuono lontano.Adriano Celentano – Uh… Uh…
Con 265 voti a favore e 13 contro è stata approvata finalmente la legge delega di «riordino del settore dello Spettacolo». All’interno della legge, c’è la norma ad hoc su circhi e spettacoli viaggianti che prevede «il graduale superamento della presenza degli animali».
Già, “graduale“. Quella parola che molti non hanno tenuto in considerazione, nasconde infatti il volto buio della bella medaglia. Manca infatti, il decreto legislativo per attuare tale provvedimento che vieterebbe l’uso degli animali nei circhi in Italia. Il decreto, che deve essere emanato dal Governo, non è stato ancora promulgato e chissà quando questo accadrà, tenuto conto del fatto che fra poco, inizierà la campagna elettorale in vista delle Elezioni del prossimo anno e tutti saranno affaccendati ad occuparsi di altro.
Certo, un segnale positivo quantomeno è stato dato. “Dopo decenni di silenzio sul tema da parte di Governo e Parlamento, salutiamo positivamente la trasformazione in legge di questo impegno, un importante passo in avanti verso la tutela degli animali e il rilancio di uno spettacolo davvero umano” – commenta la Lega Antivivisezione – “Sarà un ‘graduale superamento’ e su questo impegno, ora diventato legge, il Governo in carica o il prossimo dopo le elezioni di marzo, sono tenuti a formulare, entro la fine del prossimo anno, un decreto legislativo“.
Bisogna sperare che il futuro Governo, di qualsiasi “colore” esso sia, non dimentichi questa promessa, non la calpesti o ancora peggio non si inabissi in chissà quali scappatoie “all’italiana”.
Non tutti, evidentemente, hanno ben presente cosa sono costretti a fare gli animali nei circhi, non tutti conoscono (o forse fanno finta), le condizioni pietose in cui questi spesso sono tenuti a soggiornare, in quali condizioni fuori dall’immaginario. E forse, non hanno nemmeno ben presente quali siano le tecniche puerili per addestrare questi ESSERI VIVENTI a compiere gesta tanto divertenti (divertenti?) e talvolta ridicole.
Tralasciando, ma non troppo, il fatto che questi animali siano costretti a viaggiare continuamente di paese in paese e di città in città all’interno di gabbie e Tir, la cosa più scabrosa è proprio il sistema di “allenamento” e “addestramento”, che dovrebbe far drizzare i peli a chiunque abbia un briciolo di sensibilità. O a chiunque, si vada a documentare guardando qualche video-denuncia. E invece no. C’è persino chi paga, per vedere questi spettacoli. Famiglie gioiose e festanti che pensano di portare i propri bambini a vedere leoni, tigri ed elefanti convinti che questo sia educativo o quantomeno divertente, mentre invece, dovrebbe essere considerato un crimine. Un primo passo verso l’inciviltà, è proprio quello di portare i propri figli al circo CON ANIMALI.
Le stesse persone incivili che quando sfogliano il giornale, forse nemmeno si soffermano a riflettere anche solo un secondo, di fronte a notizie come quella di una volpe amatissima e divenuta “mascotte” di un intero paese in provincia di Biella. “Colpevole” di scendere spesso tra le case e di giocare con dei gatti, non avendo più paura dell’uomo perché praticamente “adottata” dagli abitanti che le lasciavano cibo fuori dalle case ed eliminata in modo barbaro: le hanno sparato un colpo di fucile e poi l’hanno lasciata morire tra sofferenze atroci in mezzo alla strada.
Ora, ad una persona come questa, o come quella che ha avuto il coraggio di uccidere un lupo e di appenderlo ad una pensilina dell’autobus a Rimini, cosa può fregare che ci siano animali sfruttati, maltrattati e vessati nei circhi? Nulla, ovviamente. E ovviamente importa ancora meno a tutti coloro che nei circhi ci lavorano, che giustifica il proprio mestiere dicendo che gli animali vengono trattati benissimo, che non gli manca nulla e che non sono affatto stressati. Come no, perché gli elefanti si sa, quando sono stressati, ti mandano un messaggio su WhatsApp per comunicartelo! E a nulla sono valse per anni, le denunce di veterinari, animalisti ed etologi che al contrario, dimostrano con studi scientifici e video, quanto sia disadattante e sofferente la vita nei circhi per animali che di norma, vivono in paludi, savane e foreste.
Quello che manca in questo Paese, è una vera cultura sull’argomento. Non sull’argomento circhi, ma sull’argomento “natura” e “animali” nel senso più ampio del termine. Considerati ancora come cose, oggetti e “roba” inferiore da troppa gente e soprattutto proprio dalla politica, incapace fra l’altro di tenere puliti i fiumi, i mari, le aree verdi; salvo poi contare i morti, disperandosi, quando accadono tragedie di carattere naturale a loro dire “imprevedibile”. Se esiste ancora gente che indossa pellicce vere, che si diverte a vedere le corride in Spagna, che abbandona cani in autostrada, che vanno a caccia per sport (!), che uccide per puro divertimento lupi, orsi, volpi e leoni per poi postare il trofeo persino sui social, che scambia l’allevamento per “lager nazista” intensivo, è perché evidentemente sin da piccoli, NESSUNO in famiglia o a SCUOLA ha mai loro DAVVERO insegnato cosa sia un animale. Se le istituzioni, partendo dalla scuola, al posto dell’ora di religione, per esempio, che nella stra-grande maggioranza dei casi è utilizzata solo per fare… NULLA, introducesse un’ora a settimana di educazione “ambientale” in tutte le scuole di ordine e grado, forse ci ritroveremmo in futuro con meno mentecatti che vanno in giro con la lupara ad uccidere senza motivo lupi ed orsi, volpi e visoni. E chissà, magari avremmo anche una futura classe dirigente che i fiumi li pulisce e li valorizza anzichè lasciare che ci si scarichi dentro tonnellate di rifiuti e liquami che al confronto Chernobyl arrossirebbe d’imbarazzo.
Qui il problema è di fondo: manca la cultura, manca la presa di coscienza. E questa cultura, può essere insegnata soltanto da piccoli. DEVE essere insegnata da piccoli. Anziché portare i vostri figli al circo per vedere qualche animale selvatico, portateli a vedere una riserva, un Parco Nazionale, un Safari, un Parco biologico e imparate loro ad amarli. Insegnate loro ad amarli e rispettarli perché un giorno, probabilmente non troppo lontano, di ippopotami, elefanti e di zebre se ne parlerà nelle favole come accade oggi con gli ippogrifi.
Fabrizio