Celentano è mio fratello
CARA MINA,
c’è un quesito che va molto di moda oggi, e vorrei tanto che tu mi rispondessi. Secondo te, Celentano è lento oppure è rock?
Paola Nicoletti
Celentano è Celentano. Adriano non è comprimibile in una dicotomia un po’ fredda, un po’ strumentale, un po’ imprecisa, troppo inadatta a definirlo. E poi è un fratello; non si tocca e basta. Mi capita, però, di avere un rifiuto convinto per slogan, tormentoni e luoghi comuni. Riconosco, come aggravante al mio fastidio, il tentativo di trasformare un adagio o un proverbio o un jingle in principio filosofico. Odio la semplificazione dei problemi complessi. Odio i bigini della vita tanto quanto amo la vita vera. Odio la compressione delle categorie etiche ed estetiche in dualismi depravati. Ricordo ancora il raccapriccio provato fin da piccola, a scuola, quando la divisione nelle aule separava maschi e femmine, buoni e cattivi, alti e bassi per l’assegnazione dei banchi in uno “schierantismo” ante litteram. Mi toccava sempre il posto peggiore perché femmina, alta e cattiva. Adesso che non vado più a scuola da alcuni secoli assisto alla stessa identica banalizzazione spalmata sul mondo che sembra non potere o non volere riconoscere chi non appartenga alla destra o alla sinistra e neppure al Nord o al Sud. E tanto meno all’Ovest o all’Est.
Mina
18/11/2005 – VogueVanity