Adriano Celentano e Claudia Mori, 56 anni di “carezze e pugni”
Facciamo tanti auguri ad Adriano e Claudia per il loro 56° anniversario di matrimonio con questo articolo, spiritoso e romantico al tempo stesso, che Claudia Mori scrisse sotto forma di dialogo per La Repubblica del 14/07/1999, in occasione dei trentacinque anni di matrimonio con Adriano Celentano.
Io e Adriano, carezze e pugni
di CLAUDIA MORI
Claudia: Adriano sai che giorno è?
Adriano: Mi pare mercoledì.
Claudia: Di numero… che numero è?
Adriano: Cos’ è, un quiz?
Claudia. E’ il 14 luglio, l’ anniversario del nostro matrimonio. Sono 35 anni che siamo sposati… che spavento!
Adriano: Complimenti tesorino… sei stata proprio forte!
Claudia: Sei il solito scemo. Possibile che tu non ti ricordi mai anniversari, compleanni, feste varie… niente! Sembri un totem. Che facciamo, lo festeggiamo?
Adriano: Sì, organizza e invitiamo tutti i nostri soliti amici.
Claudia: Ti ricordi il giorno del matrimonio? Erano le 3 di notte e avevamo organizzato tutto in gran segreto per depistare giornalisti e Tv ma una mia zia (zia Bruna), per passare inosservata a Grosseto alle 3 di notte, si era messa un gran cappello verde tipo “My Fair Lady”. Tu che ami far le cose in gran segreto ti arrabbiasti e io iniziai subito a reagire alle tue sfuriate, e ancora non ho smesso. Però è stato emozionante! Sembrava una prima comunione più che un matrimonio… apparivamo più giovani della nostra età. E gli altri invitati, tra cui Miky (Del Prete), Gino (Santercole), le mie sorelle e gli altri pochi parenti invitati (circa 15 in tutto), erano emozionati e ridanciani. Solo padre Ugolino, il frate che ci sposò, era sveglio e attento.
Adriano: Meno male che non si addormentò anche lui, altrimenti oggi che articolo scriveresti?
Claudia: Del Clan noi siamo stati i primi a sposarci perché tu, da despota quale sei, lo avevi praticamente proibito. Infatti subito dopo di noi, quasi come un’ epidemia, si sposarono tutti gli altri: Miky (Del Prete), Gallina (Galluzzi), Gianni (Dall’ Aglio), Don Backy, Dino (Pasquadibisceglie), Renato (Pensa) ecc…
Adriano: Il Clan non sarebbe stato lo stesso con un Capo… scapolo e tutti gli altri “ammobiliati”! Claudia è il caso lo confessi che oltre che per amore, ci siamo sposati per allegria. Mi facevi molto ridere e una donna bella, bellissima come te se anche comica, è il massimo!
Claudia: Cioè? Ho sempre il sospetto che dietro i tuoi stravaganti ragionamenti si nasconda una “sola” (fregatura).
Adriano: Ma che “sola”! Sei tu che sei “indietro”! Come quando saliamo le scale, e tu casualmente sei davanti a me, e ti tocco il sedere e tu ti arrabbi. Non capisci ma anche questo è un gesto d’ amore.
Claudia: Confessione per confessione anche tu, ancora oggi, sei la persona che mi diverte di più di tutti. Però sento la mancanza delle nostre belle colluttazioni! Quanti bei cazzottoni ci siamo dati per gelosia! Ti ricordi quando ci siamo presi per il collo e ci siamo buttati vestiti nella piscina di un albergo della Liguria, davanti a tanta gente altolocata che inorridiva alla vista di due scalmanati come noi? E quel bel cazzotto che ti mollai al fegato mentre eravamo in macchina con Raf che terrorizzato cercava di calmarci? E quel calcio in culo che ti diedi in mezzo ad una pista da ballo perché, assentatami un attimo, ti trovai a ballare con una bionda? Che ricordi! Torneresti indietro?
Adriano: Non ci penso proprio! Voglio vedere come andrà a finire.
Claudia: Certo che è un bel primato, 35 anni di matrimonio e 2 di fidanzamento! In totale 37 anni… che spavento! Io e te per fortuna siamo rimasti uguali: testardi e passionali come sempre.
Adriano: Visto che oggi è il nostro anniversario se dico che gioia dopo gioia, dolore dopo dolore, baruffa dopo baruffa, ti amo, ci credi?
Claudia: Sì, perché non te lo chiedo mai e se me lo dici vuol dire che è così. Anch’ io però. Ti ricordi tua madre Giuditta come ci chiamava? “I gemelli”.
Adriano: Sento odore di telenovelas…
Claudia: Senti chi parla, mi hai appena detto che mi ami… ma se domani invece io ti dicessi, come nei peggiori film: “Adriano, rivoglio la mia libertà!”. Tu cosa risponderesti?
Adriano: Ti scriverei semplicemente un bligliettino: “Tesorino, pensaci bene… gli “altri” sono noiosi”.
Claudia: Certo che sei un bel presuntuoso. Penseresti di fermarmi solo con un misero bigliettino?
Adriano: Però poi mi strapperei gli ultimi capelli che ho. Così ti piace di più?
Claudia: E’ inutile che fai lo spiritoso, dove lo trovi un caratteraccio come il mio che non si fa intimorire dalle tue “pause” e dai tuoi catastrofici concetti?
Adriano: E tu allora, dove troveresti uno come me che si dimentica tutti gli anniversari e compleanni e ti perdona quando ti fai i regali da sola?
Claudia: Beh… si è fatto tardi. Buonanotte tesoro, che Dio ti benedica…
Adriano: …con la scorza e la mollica.
Antonio