Copyright, avvocato Celentano “bacchetta” il Celentano cantante
MILANO (Reuters) – La trasmissione tv “Rockpolitik”, di Adriano Celentano, di cui domani giovedì su Raiuno è prevista la seconda puntata, tutela ferreamente i diritti dei propri contenuti, con una serie di divieti sul proprio sito ritenuti però in parte infondati da un esperto di diritto online, omonimo del cantante. Nel frattempo, la prima puntata del programma che si avvale del lavoro di una redazione e sette autori tra cui lo stesso cantante, ha proposto giovedì scorso immagini e inchieste provenienti dall’archivio Rai, realizzate da altri autori per altri programmi, senza citarne la provenienza. E’ quanto ha accertato Reuters, dopo aver visionato il sito del programma (www.rockpolitik.it) e stralci di un’altra trasmissione Rai andata in onda nel 1999, dal quale sono stati tratti ampi spezzoni di un’inchiesta di taglio ambientalistico. Non è stato possibile ottenere un commento da un rappresentante legale della “Clan Celentano srl”. Sull’argomento, la Rai interpellata per ora non ha commentato. Anche se un portavoce sottolinea come sull’uso dei materiali ogni contratto con gli autori faccia testo a sé. DIVIETI A RAFFICA SUL SITO DI ROCKPOLITIK In una lunga serie di avvertenze legali, www.rockpolitik.it ricorda “l’esclusiva titolarità di Clan Celentano srl” su segni distintivi, materiale pubblicato e contenuti del sito stesso, che ripropone i temi affrontati in tv dalla trasmissione. E arriva a vietare severamente l’uso dei contenuti, pur se per scopi informativi, “anche in forma parziale”, proibendo anche framing e linking alle risorse del sito “salvo previa autorizzazione scritta del titolare”. Formule queste che non convincono l’avvocato Francesco Celentano (foggiano, omonimo ma non parente del cantante), esperto di diritto delle nuove tecnologie informatiche e di Internet ed editore del periodico online “StudioCelentano.it”. “Se c’è un’espressa riserva, questa contrasta col principio opposto della libertà di stampa, diritto d’informazione e rassegna stampa, che riconosce il diritto non a copiare integralmente un contenuto ma a riportarne estratti, tra virgolette e con citazione della fonte, purché non ne venga stravolto il senso”, spiega a Reuters il legale. Rilevando come ognuno possa “stilare condizioni o diffide che non sono lecite. Ma starà poi al giudice valutarle”. La diffida ad usare anche contenuti parziali a fini informativi poi “è incomprensibile, trattandosi di un personaggio pubblico, che al pubblico si rivolge”, osserva ancora l’esperto. “Il divieto di effettuare un link dall’esterno ai contenuti interni, ritengo si possa applicare soltanto nel caso di un collegamento diretto alla pagina interna di un sito. Ma se il collegamento è alla sua homepage, questo divieto è impossibile. Altrimenti, Internet non esisterebbe”, aggiunge. IN TV SPEZZONI DA ALTRE TRASMISSIONI SENZA CITARNE LA FONTE Quanto ad alcune delle immagini comparse nella trasmissione, alcuni spezzoni, come accertato da Reuters nel caso di panoramiche sui navigli di Milano ed un intervento di Mike Bongiorno da Cervinia, facevano parte di una puntata di “Paesaggi rubati”, serie dedicata agli scempi urbanistici in tutt’Italia, curata da Nino Criscenti con Antonella Fiori e Fabrizia Bagozzi, ed andata in onda a tarda sera nel 1999 su Raitre. “Celentano è uno degli autori ma i testi se li scrive quasi tutti da solo. Poi vengono richieste alla Rai una serie (di immagini) che vengono montate”, spiega a Reuters Andrea Scrosati, a sua volta autore di “Rockpolitik” assieme allo stesso Celentano ed a Vincenzo Cerami, Diego Cugia, Carlo Freccero, Claudio Fasulo e Maurizio Caverzan. La tv di Stato non ha voluto rilasciare dichiarazioni al riguardo. L’impiego di immagini d’archivio di proprietà Rai e di lavoro altrui tuttavia non sembra prefigurare illeciti, dice dal canto suo l’avvocato Celentano. Ravvisando semmai in questo caso, da parte di chi è così rigoroso nel difendere il proprio lavoro, come il suo omonimo cantante, una sensibilità a senso unico. “Bisognerebbe vedere quali sono i termini dei contratti con gli autori (di altri programmi dai quali sono stati pescati spezzoni), se avevano ceduto tutti i diritti… ma non mi sembra si intravedano irregolarità. Semmai, citare la trasmissione e l’autore del quale si usa il lavoro, in questo caso, sarebbe soltanto buon senso”, conclude il Celentano avvocato.
di Roberto Bonzio
26/10/2005 – Mytech