Celentano, il nuovo disco: “Adatto a Fazio e Santoro”
di LARA GUSATTO
Il 29 novembre esce “Facciamo finta che sia vero”, nove inediti d’amore, critica sociale e politica. Collaborazioni con Jovanotti, Sangiorgi, Battiato, Piovani. “Per presentarlo niente show, questa è roba da programmi dove possa esprimersi in libertà”
MILANO – Nessuna intervista, nessun comunicato. A parlare per lui ci pensano la musica, un video e sua moglie Claudia Mori, “particolarmente agitata per questo lavoro come per tutte le nuove iniziative di Adriano”. Esce il 29 novembre l’album di inediti Facciamo finta che sia vero, di Adriano Celentano, il primo da Dormi amore, la situazione è buona del 2007. Nove canzoni d’amore, di critica sociale e di politica, “un grido di rabbia” in cui si parla anche dello spauracchio dello “spread”, anticipate dal singolo Non ti accorgevi di me, on air già da un mese. Il Clan ritorna e lo fa all’insegna di una parola: collaborazioni, ma per la prima volta senza lo storico autore Mogol. E a sorpresa Claudia Mori annuncia: “L’anno prossimo Adriano potrebbe tornare con un concerto-evento”.
Adriano come già da molti anni non presenta fisicamente i suoi album. Lascia che a comunicare i suoi pensieri siano la sua musica e le parole delle sue canzoni. Ma quest’anno c’è di più: un video di presentazione dell’ “Adriano-pensiero” con un mix dei testi del nuovo album e immagini di repertorio della sua lunga carriera.
Quanto ai forti riferimenti all’attualità, “il discorso politico del disco va bene oggi e purtroppo penso che andrà bene anche domani – risponde la Mori – non c’è una scadenza sul peggio anche se ciò che sta avvenendo nella situazione politica italiana è uno spiraglio di luce”. E come già accduto in passato, Adriano arriva prima, ad esempio con la canzone “Il mutuo”, “l’ha scritta sei mesi fa, è quello che da tempo dice e ora finalmente l’ha messo in musica”.
“Il mutuo” è anche l’unico dei nove brani di cui Celentano firma sia musica che parole. Condoni edilizi, subprime, corruzione e spread. “Smettila di incaponirti nel voler acquistare senza soldi ciò che non puoi, i debiti uccidono” canta Adriano, “ci dobbiamo fermare, soltanto così l’Italia si salverà”. La soluzione? La decrescita e il boom della bellezza.
Ma in tv, tornerà prima o poi? “Per adesso un programma tutto suo non glielo fanno fare” risponde Claudia Mori, “ma lo rivedremo in televisione per la promozione del disco. Temo ciò che ha in mente perché mi ha tenuto nascosti i suoi piani. Li ha tenuti celati anche alla casa discografica che gli ha però intimato di farla entro Natale. Lui rassicurata tutti, ha un’idea in mente e chiaramente la scelta dei programmi sarà dettata dai contenuti di questo disco: un pamphlet, un grido di rabbia che non può essere presentato ovunque”. Neanche una puntatina da Fiorello, del quale è molto amico, “perché ha un progetto diverso per questo lavoro, possiamo pensare a Santoro, a Fazio e a tanti altri nomi, dove possa esprimersi. Dovrà fare tutto in maniera improvvisa, senza troppo preavviso, altrimenti potrebbero anche tirarsi indietro per paura di quello che può dire”.
In tv, il Molleggiato tornerà sotto forma di cartone animato in 3D con animazione e disegni di Manara e musiche di Piovani: andrà in onda su Sky tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Annunciato da tempo, ha avuto solo una battuta d’arresto per problemi realizzativi, “un lavoro del genere era irrealistico pensare di farlo in un anno e mezzo, ci vorrà solo più tempo” spiega la Mori.
La tracklist del nuovo disco, già disponibile per le prenotazioni su iTunes e quest’anno distribuito dalla Universal, è un susseguirsi di featuring. In Non ti accorgevi di me c’è la firma di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che l’ha scritto e anche cantato. In Facciamo finta che sia vero, la canzone che dà il titolo all’album, la musica con profusione di archi è del premio Oscar Nicola Piovani, mentre il testo di critica politica (“insensati governanti”), sociale e nostalgica (“come erano belli gli anni Sessanta”) è scritto e interpretato da Franco Battiato. E la voce del cantautore siciliano si sente anche in Non so più cosa fare, strano e coinvolgente inno alla pace, condanna della guerra e bandiera del featuring: accanto a Battiato e Celentano cantano Jovanotti e Sangiorgi, su brano composto da Manu Chao già otto anni fa e rimasto chiuso in un cassetto.
Lorenzo Cherubini compare anche in altre due canzoni: Fuoco nel vento e La cumbia di chi cambia in cui sottolinea il problema dell’innovazione nel nostro Paese, rinnovando la collaborazione con Celentano che già nel 2007 aveva portato ad Aria… non sei più tu. Completano il disco Ti penso e cambia il mondo, Anna parte e La mezza luna, un cha cha cha coinvolgente per il quale il jazzista Raphael Gualazzi ha curato l’arrangiamento dei fiati.
24/11/2011 – KataWeb.it