Rock Economy, nel secondo concerto di Celentano più spazio alle canzoni e meno alle parole
Stando a quanto risulta a Sorrisi, Celentano stasera, in occasione della seconda e ultima puntata di «Rock Economy», in onda su Canale 5 alle 21 in diretta dall’arena di Verona, potrebbe tagliare completamente il sermone, ovvero la parte Economy del suo show, per lasciare spazio in pratica solo alle canzoni.
Sono in corso le ultime riunioni per modificare la scaletta, ma sembra che l’uomo di Galbiate, asserragliato all’Hotel Due Torri, abbia preso la sua decisione: dopo 9 milioni d’ascolto e il 31% di share (ottimo risultato per la rete), vuole correre meno rischi possibili per il congedo dal suo pubblico. Che ieri ha dimostrato di gradire come poco altro le sue canzoni, e ha invece respinto con perdite il lungo dibattito stile Ballarò imbastito da Celentano con l’economista Jean-Paul Fitoussi e i giornalisti Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.
Uno spazio che il cantante ha dovuto interrompere perché letteralmente travolto dai fischi del pubblico pagante in platea. Una ferita bruciante, ma anche un’indicazione di gradimento ben precisa. Stasera era previsto uno spazio analogo con l’economista Beppe Scienza, e il direttore di Rai 4 Carlo Freccero. Questo appuntamento potrebbe essere ridotto al lumicino, o più probabilmente saltare del tutto.
Ciò non significa che Celentano starà completamente muto in scena, al netto di pause e silenzi, naturalmente, ma che punterà tutto sulla musica. Ieri cantare l’ha divertito, e il pubblico si aspetta ancora molti pezzi, come «Una carezza in un pugno», «Il mondo in mi settima», «Azzurro», e tanti altri classici. Si parla anche di un «Siamo la coppia più bella del mondo» da proporre insieme con l’immancabile Gianni Morandi, che ieri in scena è stato spesso la sua ancora di salvezza.
Promosso a metà, insomma, Celentano mette da parte il masochismo da profeta dell’etere che già l’aveva spinto sull’orlo del baratro a Sanremo, e mette una pezza allo stile del suo Rock Economy nel modo che gli è più congeniale: la canzone. Un mondo nel quale le sue stecche si contano sulla dita di una mano.
di Franco Bagnasco
09/10/2012 – TV Sorrisi e Canzoni