L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 9 febbraio 2019, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
Daniele Zovi protagonista in tv nel programma di Celentano
Da Comandante ad attore per un giorno, il passo è stato davvero breve per Daniele Zovi.
Una telefonata inaspettata che ha sconvolto il suo tranquillo viaggio di ritorno verso casa di un paio di giovedì fa, come ci racconta: “Ero in autobus a Vicenza, mi suona il telefono e dall’altra parte chi parla dice di essere un autore dello spettacolo Adrian: credevo fosse uno scherzo, ma l’ho lasciato parlare e alla fine mi sono reso conto che fosse tutto vero!”
Dopo una breve chiacchierata, dato lo scarso preavviso, Zovi si mette subito all’opera e scrive rapidamente il testo che intende presentare durante lo spettacolo: è subito un sì da parte degli autori, che accorciano solo qui e là qualche pezzo per rientrare negli stretti tempi televisivi.
“Mi è piaciuto il rispetto che hanno dimostrato nei confronti del messaggio che volevo trasmettere, evitando di modificare le mie parole“, ci dice con soddisfazione.
“D’altra parte, Celentano ha da sempre la voglia di trattare il tema dell’ambiente e fu tra i primi cantanti italiani a farlo con la canzone Il ragazzo della via Gluck“.
Una volta pronta la parte, Daniele Zovi si presenta a Verona il lunedì pomeriggio prima dello spettacolo.
Qui, viene accolto dall’immensa ed efficiente macchina dei preparativi che fervono: ogni dettaglio deve essere curato nei minimi particolari per una diretta in prima serata su Canale 5.
Non c’è tempo da perdere e ognuno ha poche opportunità di provare la propria parte. “Ci sono stati alcuni momenti estremamente emozionanti per me, al di là dell’avventura in sé che è stata molto piacevole: il primo, è stato sicuramente vedere il dietro le quinte di un programma che va in diretta. Il secondo, poter conoscere di persona Nino Frassica e Giovanni, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e scoprirli persone estremamente cordiali, semplici, amichevoli. Giovanni mi ha stupito ed emozionato presentandosi col mio libro Alberi sapienti antiche foreste, letto qualche mese fa, e chiedendomi la dedica.
E poi, naturalmente, essere diretto da Celentano che, dopo la prima prova, è salito sul palco, si è presentato e mi ha dato qualche indicazione circa i comportamenti da tenere; si è calato nei miei panni, mi ha detto di guardarlo e di prendere spunto. È un personaggio che, nonostante l’età, ha un’energia trascinante“.
Un’intensa emozione che traspare dalle parole di Zovi e ci pervade quasi come se fossimo stati proprio lì con lui; forse perché vederlo calcare il palco del Teatro Camploy di Verona insieme a tanti grandi dello spettacolo, con una scioltezza incredibile e una presenza scenica notevole, è motivo di grande orgoglio per tutti noi altopianesi.
“Dopo aver terminato la mia parte, sono uscito dalle quinte e Celentano mi ha fatto i complimenti. Mi ha anche detto che quando sono entrato in scena avevo la camminata simile a quella da Cary Grant; ora, io non so come camminasse Cary Grant, ma mi pare un bel complimento! Anche Rosita è venuta a complimentarsi e abbiamo ricordato insieme i tempi in cui frequentò le elementari ad Asiago. Con Celentano ci siamo lasciati dandoci appuntamento sull’Altopiano per un caffè insieme“.
Insomma, se incontrate Adriano Celentano per le vie di Asiago in compagnia di un attore che vi sembra di riconoscere… è proprio lui, il nostro Daniele Zovi.
Valentina Costantin
12/02/2019 – Asiago.it