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Mina Celentano, Le migliori: recensione di Rockol

copertina di 'Le migliori' (2016) - Adriano Celentano e Mina

(Mauro Balletti)

VOTO ROCKOL: 3.0 / 5

di Davide Poliani

Quello che oggi chiamiamo pop italiano e che qualche decennio fa chiamavamo musica leggera è, a conti fatti, roba loro: a diciotto anni dalla loro prima prova in studio congiunta, Mina e Celentano tornano ad affacciarsi sul mercato discografico con un nuovo album, “Le migliori”, che tenta di gettare un ponte tra passato e presente senza necessariamente snaturare le due voci che da mezzo secolo rappresentano il vessillo della tradizione canora tricolore.

La storia del disco

La moglie del Molleggiato Claudia Mori, che senz’altro è persona informata sui fatti, ha assicurato che la scintilla che ha acceso il processo di lavorazione del disco non è stata altro che la voglia di due vecchi amici di tornare a cantare insieme. Una volta presa la decisione, i due artisti hanno passato in rassegna decine e decine di canzoni scritte per la maggior parte da giovani autori per cercare un “territorio comune” per darsi da fare davanti al microfono. Trovate le quattordici canzoni giuste (dodici sono inserite in “Le migliori”, per le altre due dovremmo aspettare il Natale del 2017), sono cominciate le session sull’asse Lugano / Galbiate, sotto l’occhio esperto e attento di Pino Pischetola.

Come suona e cosa c’è dentro

“Non un disco per celebrare, ma un disco da ascoltare, meglio se in radio”: Claudia Mori e Massimiliano Pani, figlio di Mina e suo storico collaboratore, hanno descritto così “Le migliori”. Si va dal quasi dub di “Ma che ci faccio qui” (di Pietro Paletti, autore di casa Sugar) al quattro quarti in levare di “Ad un passo da te” (di Fabio Ilacqua, già autore di “Amen” per Francesco Gabbani, il quale a sua volta per “Le migliori” ha firmato “Il bambino col fucile”, unico brano solista di Celentano nel disco), passando per episodi più tradizionali come “Sono le tre” (di Luca Rustici e Philippe Leon) e “Come un diamante nascosto nella neve” (di Marco Bruni, già leader dei Deco, band che partecipò nella sezione Giovani del Festival di Sanremo 1995 con il brano “Monica”), senza dimenticare il remix dalla marcata impronta dance di “Prisencolinensinainciusol”, firmato dall’asso italiano della consolle Benny Benassi. Sempre per restare in bilico tra tradizione e novità, nella pattuglia di autori sono presenti tanto nomi storici come Andrea Mingardi (suo il testo e la musica, composta a quattro mani con Maurizio Tirelli, di “E’ amore”) quando volti nuovi come Mondo Marcio, che – dopo aver omaggiato Mina nel 2014 con il disco “Nella bocca della tigre” – ha firmato e arrangiato “Se mi ami davvero”.

Perché ascoltarlo (o perché girare alla larga)

“Le migliori” è pronto a dare tanto, ma chiede una cosa sola: stare al gioco. Se gli sketch musicali sotto forma di duetti li trovavate stucchevoli già ai tempi di “Mina – Celentano” del 1998, astenetevi pure. Se avete nostalgia di due interpreti come raramente ormai se ne vedono, accostatevi pure al disco, ma preparatevi ad essere sorpresi: la produzione è sì quella di una volta, con arrangiamenti precisi, esecuzioni impeccabili e suoni patinati, ma le atmosfere potrebbero sorprendervi. Perché non saranno di primo pelo, Mina e Celentano, ma la voglia di mettersi in gioco – purché il gioco rispetti le loro, di regole – non gli è ancora passata…

La canzone fondamentale

Se “Amami amami” l’hanno scelta loro come primo estratto ci sarà un perché: con una cassa in quarti, un’atmosfera vagamente latina e un assolo di fisarmonica citazionista, Mina e Celentano cantano d’amore come se gli anni per loro non fossero passati.

TRACKLIST

#1
01. Amami amami

#2
01. È l’amore

#3
01. Se mi ami davvero

#4
01. Ti lascio amore

#5
01. A un passo da te

#6
01. Non mi ami

#7
01. Ma che ci faccio qui

#8
01. Sono le tre

#9
01. Il bambino col fucile

#10
01. Quando la smetterò

#11
01. Come un diamante nascosto nella neve

#12
01. Prisencolinensinainciusol – (Benny Benassi remix)

13/11/2016 – Rockol.it

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