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Mina e Celentano tentano di fermare il tempo

Adriano Celentano e Mina

di Giuseppe Attardi

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. A sfidare in questo Natale 2021 star del calibro di Adele, Vasco Rossi, Zucchero, Sting e tutti gli altri big che hanno trascorso il tempo della pandemia in sala di registrazione, la Sony manda in campo gli invincibili Mina e Celentano che nel 1998 decisero con gran successo di mettersi insieme in un album, tuttora record di vendite per la discografia italiana con 1 milione 600mila copie. Nel 2016 il bis con Le migliori, che fu il disco più venduto di quell’anno, pur non eguagliando i numeri del precedente per ovvi motivi. Adesso, lei ottantunenne e lui due anni più anziano, mettono insieme quelle due esperienze in una “raccolta definitiva”, intitolata MinaCelentano – The complete recordings, impreziosita dall’inedito Niente è andato perso, brano che non riuscì a essere inserito nell’album del 2016, e che diventa ora canzone-manifesto di questo progetto: la sfida è fermare il tempo.

«Mina e Celentano si conoscono sin da ragazzi, sin da quando scherzavano nelle balere imitando Elvis. Si vogliono bene, sono due giocherelloni accomunati dalla leggerezza, dall’ironia e dalla curiosità», concordano Claudia Mori, moglie del “Molleggiato”, e Massimiliano Pani, figlio della “Tigre di Cremona”, durante la presentazione del nuovo progetto in diretta streaming dal Teatro Gerolamo di Milano.

Mina e Celentano, amici, fratelli, compagni di gioco. Una complicità mantenuta nei loro percorsi artistici differenti, preservata dal gossip e dalla gelosia reciproca. Sono cresciuti con la consapevolezza dei numeri uno e una goliardia che ciclicamente riaffiora. In carriera Mina ha avuto i suoi alti e bassi, ma non c’è dubbio che il suo regale esilio, lontana da tv e giornali, dall’ansia delle classifiche e del riconoscimento effimero del successo, l’ha resa anche inattaccabile. Una sola persona, un solo artista, in Italia, le tiene testa, condivide con lei la permanenza al vertice fin dall’inizio della carriera, e ha diviso con lei un lungo pezzo di strada, ed è Adriano Celentano. Mina e Celentano sono il re e la regina del nostro pop, da sempre, da quando erano gli “urlatori” che provavano a rivoluzionare il canto italiano. I loro incontri televisivi, i loro duetti sempre carichi di ironia e di grande musica, sono entrati a far parte della nostra cultura popolare. E le loro canzoni, soprattutto quelle di un album a doppio nome sono tra quelle di maggior successo del loro repertorio.

La raccolta ci riporta energicamente a un mondo di canzoni che la contemporaneità ha sbaragliato, magari ingiustamente. Brani come Acqua e sale, Brivido Felino, Che t’aggia di’ («quando Adriano ha insegnato a Mina come parlare in foggiano», ricorda Pani) o, ancora, A un passo da te, Amami amami, Se mi ami davvero. «Le foto dei nostri giorni più belli», canta un nostalgico e meditabondo Celentano nell’inedito Niente è andato perso. «Sembra ieri, ma il tempo scivola». Ma «niente è andato perso» ripete nel ritornello la sempre brillante e giovane voce di Mina: il tempo si può fermare. E lei lo ha fatto nell’estate del 1978, scomparendo dai radar dei flash dei fotografi e delle telecamere.

«Da quarant’anni Mina non fa concerti e non fa televisione, eppure è ancora lei al “numero 1” ed è continuamente in televisione con le cose che vengono riproposte», tiene a sottolineare Massimiliano Pani. «Lei e Adriano sono due casi unici nel mondo. Altri artisti che hanno fatto scelte identiche in altri Paesi sono passati alla storia e dimenticati. Oggi siamo qui per parlare di due artisti che fanno il contrario di quello che fanno tutti: non vanno in tv, non fanno concerti, non si espongono sui social. Sono agli opposti della Ferragni, la persona più mediatica di oggi: Adriano e Mina insieme hanno trovato due strade per fare il loro lavoro assolutamente nuove e indipendenti. Entrambi hanno una credibilità in quello che fanno che ancora oggi è straordinaria».

Nel futuro prossimo di Mina e Celentano non c’è alcuna intenzione nemmeno di imitare il progetto degli Abba che si ripresenteranno sul palco con i loro avatar, riproduzione virtuale di com’erano quarant’anni fa. «Fa un po’ tristezza ed è anche un po’ inquietante», commenta Claudia Mori. «Non presentarsi così come si è oggi mi dà l’idea di voler raschiare il fondo. Adriano mi dice sempre: “La gente mi deve vedere mentre divento decrepito. Si deve abituare al fatto che s’invecchia”. Non mi piace vedere un artista che non c’è».

«Ogni tanto con mia madre scherziamo stilando la scaletta di un possibile concerto», rivela Pani. «Ebbene, sono almeno 48 i pezzi irrinunciabili. Sarebbe un concerto lunghissimo». Ma, certamente, non è questo il motivo per cui sua madre resta lontana dai palcoscenici.

Se Mina rimane rintanata nel suo rifugio di Lugano, dove ha registrato il ritornello di Niente è andato perso, Adriano qualche passo fuori dal giardino della sua casa brianzola di Galbiate, dove ha realizzato la sua parte nel nuovo singolo, sembra ancora volerlo fare. «Qualcosa bolle in pentola», ammette la moglie. «Lui non me ne parla, ma lo vedo spesso davanti al computer a scrivere. Sta maturando l’idea di tornare in televisione. Sta trattando con la Rai. Dipende se glielo fanno fare. In passato, qualche censura su di lui c’è stata».

26/11/2021 – pickline.it

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