Roma, 26 gen. (Adnkronos) – “In un contesto di profonda crisi economica e con un Governo di emergenza, e’ quantomeno inopportuno che la televisione pubblica spenda quote a sei cifre per pagare questo o quell’artista. E non mi interessa che l’artista sia Celentano o un altro”. Lo dice Antonio Mazzocchi, deputato del Popolo della Liberta’ e presidente dei Cristiano Riformisti, commentando le indiscrezioni sul cachet di Adriano Celentano per la partecipazione al Festival di Sanremo.
“Il canone Rai quest’anno -dice Mazzocchi- e’ ulteriormente aumentato, richiedendo ulteriori sacrifici alle famiglie italiane e a molti pensionati che per pagarlo dovranno rinunciare anche ad un litro di latte. Trovo inopportuno, per non dire assurdo, che un artista possa guadagnare in 20 minuti cio’ che quegli stessi pensionati prendono in 10 anni di pensione”.
“Se ci sara’ maggiore austerita’ anche nei costi della televisione pubblica e tutti saranno pronti a rinunciare a qualcosa -prosegue Mazzocchi- il Festival sara’ maggiormente apprezzato da tutto il pubblico televisivo. Diciamo no pertanto ai compensi d’oro dei festival di Stato, perche’ l’Italia in questo momento ha bisogno di tutto tranne che di ricche ed allegre orchestre che suonano mentre la nave rischia di affondare”, conclude l’esponente dei Cristiano Riformisti.
26/01/2012 – LiberoQuotidiano.it