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Storia d’amore. Il romanzo canoro di Celentano compie mezzo secolo.

LP di "Storia d'Amore" (1969) di Adriano Celentano

di Amedeo Santicchia

Roma, 11 ottobre 2019. Nell’ambito della musica leggera, di produzione italiana, il 1969 è stato senza dubbio uno degli anni più prolifici sia per i prodotti generati che per i successi conseguiti.

Uno dei fenomeni canori più importanti è stato “Storia d’amore” di Adriano Celentano, primo per più di un mese nella Hit Parade, tra le prime 10 posizioni per diciotto settimane, secondo singolo più venduto nell’anno in questione.

Come detto, in quella stagione, i successi furono diversi da “Lo Straniero” di Georges Moustaki, a “Non credere” di Mina, a “Lisa dagli occhi blu” della meteora Mario Tessuto, a “Pensiero d’amore” di Mal, il bello per eccellenza che faceva impazzire tutte le ragazzine dai quindici anni in su.

Ma al di la degli effimeri riconoscimenti il brano del Molleggiato è stato uno straordinario successo che è andato oltre le classifiche, riconoscibile per la storia tormentata del protagonista: “tu non sai cosa ho fatto quel giorno quando io la incontrai, in spiaggia ho fatto il pagliaccio per mettermi in mostra agli occhi di Lei” ricordate?.

Il nostro però ha un concorrente con disponibilità economiche notevoli che gli soffia la ragazza e la sposa. La disperazione di Lui è profonda. Qualche tempo dopo Lei abbandona il marito e ritorna dal nostro protagonista, dal vero amore, ma viene respinta; qui il nostro rimane di pietra e tra il sogno e la realtà si butta sul letto piangendo, sognandola con rimpianto.

Un magnifico assolo di fisarmonica ed un coro femminile accompagnano il finale di un romanzo d’amore canoro di quattro minuti, come dichiarò il grande attore di teatro Giorgio Albertazzi nella trasmissione televisiva del sabato sera, Stasera Adriano Celentano, appena ascoltato il pezzo.

In quella stessa serata Adriano canta il brano seduto su uno sgabello, fuma una sigaretta e una lacrima gli scende sul volto tirato.

Storia d’amore non superò il successo stratosferico di Azzurro dell’anno precedente ma consolidò Celentano in un Olimpo da cui non è mai uscito.

La sua grande amica Mina, con molto fair-play, dichiarò all’epoca: “sono felice che la mia Non credere sia entrata in Hit parade, ma non credo che sarà mai prima. Battere Celentano con Storia d’amore è impossibile. Che genio quel ragazzo! Che mostro di musicalità, di idee; gli voglio bene come fosse un fratello“.

Detto dalla Tigre di Cremona credo abbia rappresentato di gran lunga il miglior complimento, a prescindere dalla classifiche…

11/10/2019 – Attualita.it

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