LA CERIMONIA. Teatro Ristori gremito, l’artista diventa «veronese». Fans in delirio per il Molleggiato che annuncia: «Se farò ancora concerti, sarà soltanto in Arena». Il sindaco: «Adriano, esempio di generosità assoluta»
Verona. «Non so se farò altri concerti, ma se li farò sarà solo a Verona. Sono rimasto colpito dalla bellezza della città che è poi un merito anche di chi l’amministra». Parola di Adriano Celentano. E così, ieri sera, al rinato Teatro Ristori, c’è stato uno scambio di doni tra il sindaco Flavio Tosi e il Molleggiato. Il primo gli ha consegnato le chiavi della città, dopo essersi emozionato nel vedere la proiezione del video-riassunto dei due concerti areniani dello scorso ottobre, e il secondo si è complimentato con la città, i veronesi e il suo sindaco senza usare mezzi termini. «L’Arena», ha detto Adriano Celentano, è diversa da qualsiasi altro luogo, ha la forza di cento stadi ma raccoglie il pubblico e anche chi è lontano è come se fosse vicino». E ha spiegato: «Sono molto contento di ricevere le chiavi della città, così entro nelle case di tutti i veronesi». E Tosi ha incalzato: «È un segno di gratitudine a nome di tutta la città perché Adriano alle belle parole ha fatto seguire i fatti devolvendo il suo compenso per la partecipazione al Festival di Sanremo alle famiglie italiane bisognose, tra cui tre veronesi. E lo ha fatto completamente, pagandoci pure le tasse. Poi è venuto a verificare e anche questo non è da tutti. Inoltre ci ha donato le splendide immagini della città». C’è poi stato uno scambio di battute tra il primo cittadino e il Molleggiato che ha ironizzato: «Io torno in Arena, ma tu mi devi dare più tempo per le prove». E il sindaco, forse non ricordando che Celentano ha monopolizzato l’anfiteatro e di buona parte della Bra per quasi 10 giorni prima dei due concerti (anche con qualche polemica), ha detto: «Se potessi io ti darei le chiavi non solo della città ma anche dell’Arena». Insomma, di Adriano Celentano non se ne ha mai abbastanza e Verona glielo ha dimostrato anche ieri, riservandogli un caloroso benvenuto al Ristori, con fan in delirio, applausi e grida di giubilo durante l’ora e mezza di proiezione in anteprima del doppio dvd «Adriano Live» in uscita martedì prossimo. E l’«assaggio» con spezzoni delle due serate, non ha deluso. Dalla canzone di apertura Svalutation, passando per Pregherò, Soli, Ringo, L’emozione non ha voce e Il ragazzo della via Gluck, cantata per una buona parte da tutti gli spettatori dell’Arena, fino a Ti penso e cambia il mondo, in coppia con Gianni Morandi. Non mancano i suoi monologhi di speranza su un’Italia che abbraccia il futuro «tenendo per mano il passato» e nemmeno l’assolo di fisarmonica del maestro e direttore musicale di «Rockeconomy» Fio Zanotti che Claudia Mori ha fatto alzare in piedi durante la proiezione per permettergli di accogliere, come si conviene, gli applausi di tutto il teatro.
Giorgia Cozzolino
01/12/2012 – L’Arena.it