Riceviamo e con piacere pubblichiamo un articolo pubblicato oggi sul settimanale canadese “Il Marco Polo”, l’unico giornale italiano del Western Canada.
Celentano e il “fantastico” dei record
di Emilio Buttaro
Un tuffo nel passato per ricordare una svolta epocale della tv italiana. E’ l’anno 1987 e mentre i grandi conduttori Rai come Pippo Baudo, Raffaella Carrà ed Enrica Bonaccorti cedono alle lusinghe della concorrenza, c’è da pensare a chi affidare il varietà televisivo del sabato sera abbinato alla Lotteria Italia. Si pensa a Renzo Arbore che in quegli anni spopola con i suoi programmi satirici ma lo showman declina l’invito. La Rai cala l’asso e per Celentano quella stagione diventa la più incredibile della sua carriera televisiva. Gli ascolti volano di pari passo con le polemiche.
Le tredici puntate di “Fantastico 8” diventano tredici serate-evento tra imprevedibilità e provocazioni, spettacolo allo stato puro e lunghi minuti di silenzio. Ogni serata è una bomba, l’occasione migliore per uscire dagli schemi. Succede ad esempio quando Celentano alla vigilia di un referendum abrogativo scrive su una lavagna “La caccia e contro l’amore” o quando chiede ai telespettatori di spegnere la televisione, di sintonizzarsi su Canale 5 o ancora quando per cinque minuti fa inquadrare la storica foto della stretta di mano tra Reagan e Gorbaciov. Nel cast Celentano chiama Heather Parisi già veterana dello show del sabato sera, Marisa Laurito reduce dal successo di “Marisa La Nuit” e per la parte comica Massimo Boldi e Maurizio Micheli. Si va avanti fino al 6 gennaio 1988 quando nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, Adriano si congeda con sei ore di show in diretta, mai successo prima di allora.
Ho avuto la fortuna di seguire da giornalista al Teatro delle Vittorie di Roma ad alcune di quelle serate dei record e di intervistare Celentano, un mito già a quel tempo. Avevo vent’anni e stavo assistendo ad uno dei più grandi successi di sempre della Rai e della tv italiana.
08/04/2020 – Il Marco Polo (www.ilmarcopolo.com)