Come si può pretendere che un Paese vada bene se all’orizzonte non c’è niente su cui sperare e tutto precipita lungo la scarpata delle cose sbagliate? L’inarrestabile aumento del debito pubblico, la crescita che anche se c’è non si vede perché le banche non solo non aiutano le piccole imprese ma, già che ci sono, sperperano con l’inganno anche i soldi dei piccoli risparmiatori. Gli stessi poi ai quali, affranti e sconsolati, non rimane che andare allo stadio per non pensare. Ma la beffa li sta privando anche di questo piccolo scacciapensieri.
La triste vendita di due squadre di calcio come Inter e Milan, su cui l’Italia ha gioito e sognato fin dalla loro nascita, ha tolto non solo ai truffati, ma anche a tutti gli sportivi italiani l’apprensiva opportunità di quelle sane arrabbiature quando la squadra del cuore subiva un goal. Un tifo che, pur essendo fra due squadre italiane, rivelava in qualche modo un che di “amor patrio” che ora come ora non potrà certo essere cinese… E non solo si vendono squadre, ma un pezzo alla volta stanno vendendo anche l’Italia. Ecco perché poi qua e là nascono quei lazzaroni che, non sapendo più di che patria sono, pur di non lavorare, timbrano il cartellino della loro vergogna. Come si può andar bene se succedono tutte queste cose?
Quando si prenderanno dei provvedimenti seri verso chi uccide le donne? A partire dalle varie questure che, come giustamente diceva Parisi dalla Gruber, non basta scrivere la denuncia per poi farla morire in un cassetto. Per cui è giusto che anche un Sindaco si prenda cura di indagare e controllare che la questura non stia ferma.
La prima cosa che dovrebbe fare un Presidente del Consiglio appena insediato è fare una legge sulla CERTEZZA della PENA, ossia mettere i cittadini in sicurezza da una violenza sempre più crescente sulle donne. E non soltanto questo: ma anche educare le donne a non denunciare il fatto quando sono già morte. E ancora di più, a educare gli uomini ad essere UOMINI quando una moglie o una fidanzata ti lascia. Ma che uomini di merda siete se di fronte a un abbandono non avete neanche il pudore di soffrire un po’?… Tutti siamo stati lasciati, forse anche più di una volta. E spesso è proprio dalla sofferenza che si rinasce. Ma voi no. Voi preferite uccidere e se mai, suicidarvi… illudendovi di porre fine a tutte le vostre sofferenze… MA NON è COSÌ…
Quale sarà dunque il destino di questo nostro Paese? Per il momento lasciamo fuori l’Europa e il resto del mondo. Per qualche giorno proviamo a pensare soltanto a noi stessi come se fossimo una piccola famiglia di 60 milioni raccolta attorno a un camino. Si parla di leggi, per lo più sbagliate, e ci riempiamo la bocca con la parola DEMOCRAZIA. Ma chi sono i democratici? E come si distinguono dagli ipocriti? Il popolo, purtroppo, anche se non vuole, assorbe gli umori del potere di turno. E, se questi non sono buoni, il popolo si ammala. Comincia a credere che il nemico è il suo vicino di casa e non, per esempio, l’INFORMAZIONE. La quale, se scrive solo secondo l’idea di chi la sovvenziona, può esercitare un’influenza pericolosa e deviante. I grandi giornali come il Corriere, Repubblica ma anche tutti gli altri, possono istillare fra una parola e l’altra dei veleni a piccole dosi che, a lungo andare, il lettore si anemizza. Dico a lungo andare perché il più delle volte scrivono anche cose giuste. Ma è proprio fra le cose giuste il posto migliore per nascondere le IPOCRISIE. È come andare in chiesa tutti i giorni della settimana per giustificare l’unica bestemmia che si dice al sabato. Sarà sì l’unica, ma è anche quella che ti chiuderà le porte del Paradiso. E la bestemmia di questa settimana purtroppo l’ha detta il Corriere della Sera. Che più di una volta, fra le sue righe, si legge, e qualche volta anch’io me lo sono sentito dire, che nel periodo elettorale il Corriere della Sera non si schiera né a favore di uno né a favore dell’altro. Però poi non si sa come, l’altro ieri apro il giornale e nell’inserto di Milano, come d’incanto, appare sparato su tutta la pagina un endorsement gigante a Giuseppe Sala da parte di Umberto Veronesi.
Non sapendo cosa pensare ho avuto come uno sbandamento e subito mando un messaggio all’uomo del Corriere, uno simpatico con il quale ogni tanto ci parlo. Lo avverto di avvisare subito il direttore che sull’inserto di Milano, magari non si è accorto, c’è uno scandalo incomprensibile dal titolo “messaggio elettorale”. Ma lui mi risponde di non preoccuparmi perché quello è un messaggio a pagamento.
Ah eccoooo!… Quindi se ho capito bene, le cose al Corriere della Sera stanno così: se uno paga, non solo il giornale si schiera a favore del candidato per il quale è stato pagato, ma nel servizio è compresa anche una secchiata d’acqua in faccia a Parisi.
Ciao ragazzi! Forse voi non lo sapete, ma è questo il volto della nuova democrazia. Quella dei giornali che non si schierano ma se li paghi profumatamente non solo si schierano, ma INCENDIANO anche la casa del tuo avversario.
di Adriano Celentano
18/06/2016 – Il Fatto Quotidiano