Era stato licenziato. Sulla sua auto trovati i curriculum
ABBIATEGRASSO – Ha postato una video-dedica su Facebook per suo figlio quindicenne. Le parole piene d’amore e di incoraggiamento di Adriano Celentano, cantate con la sua voce. Sì, perché Vincenzo Z., 46 anni, aveva la passione del pianobar e a volte si esibiva nei locali. «Conto su di te, perché affronti la roccia che una vita è e lo faccia meglio di me».
Versi cantati, mentre sotto scorrono le foto di una famiglia unita e felice. Ma dopo aver pubblicato il video, Vincenzo ha preso la sua Peugeot 206 e si è diretto nei boschi del Parco del Ticino, a Abbiategrasso, in località Capanna Vecchia. Un luogo ideale per una passeggiata mattutina.
Perché Enzo, ormai, non doveva più andare in cantiere. Dopo una vita a lavorare come muratore, il lavoro, da oltre un anno, non ce l’aveva più. E quando resti a casa a 46 anni è ancora più dura. Perché sei ancora giovane, ma non così tanto da interessare alle aziende, neppure per un contratto atipico. E quando non solo sei disoccupato, ma sei anche padre di due adolescenti, la fatica e l’affanno li senti ancora di più. Nella sua auto, trovata dalla polizia locale di Abbiategrasso, c’erano ancora i suoi curriculum. «Li portava sempre, chissà mai che capitasse un’occasione» hanno raccontato i suoi familiari ai vigili.
Lo hanno ritrovato in uno dei vecchi casotti in riva al Ticino, frequentati un tempo da bagnanti e pescatori e oggi abbandonati. È stato proprio uno di loro a dare l’allarme. Gli inquirenti spiegano che «queste tragedie avvengono per una serie di concause, non ce n’è mai una sola». Ma a chi lo amava non interessano le spiegazioni. Ora è il momento del dolore. E le famiglie della zona che hanno vissuto tragedie simili, negli ultimi mesi, sono già quasi una decina. «È qualcosa su cui non solo noi forze dell’ordine dovremmo riflettere» mormora un investigatore.
Giovanna Maria Fagnani
24/01/2013 – Corriere della Sera