La Cina censura i Rolling Stones
Non potranno cantare cinque canzoni
E’ tutto pronto per il grande concerto che i Rolling Stones terranno in Cina. Ma la censura cinese ha chiesto al gruppo di astenersi dal suonare cinque dei loro pezzi più provocatori del concerto che si terrà a Shanghai. “Non è un grosso problema – ha detto Mick Jagger – ma sono contento di apprendere che il Ministero della Cultura protegge la moralità dei manager stranieri e delle loro ragazze”.
Gli Stones suoneranno sabato 8 aprile per una sola serata nello Shanghai Grand Stage, un teatro da ottomila posti. Il concerto di Shanghai – che Mick Jagger ha definito “una città dalla quale non potevamo mancare” – fa parte del tour mondiale “A Bigger Bang”, che ha avuto in inizio nell’agosto dell’anno scorso.
Jagger ha indicato solo quattro delle cinque canzoni “vietate”: si tratta di “Honky Tonk Women”, “Brown Sugar”, “Beast of Burden” e “Let’s Spende the Night Together”. Una tournée dei Rolling Stones in Cina – che prevedeva concerti a Shanghai e Pechino – fu annullata nel 2003 per l’esplosione dell’epidemia di Sars (polmonite atipica). Anche in quell’occasione i Rolling furono invitati a non suonare alcune delle canzoni con riferimenti espliciti al sesso e alla droga.
“Questa volta speravo che non ci sarebbero stati questi problemi. Invece sono tornati alla carica con le stesse canzoni”, ha detto Jagger che è l’autore, con il chitarrista Keith Richards, della maggior parte dei pezzi del gruppo.
07/04/2006 – TgCom
Dopo il recente post “La Cina censura anche la voce“, come potete vedere, torno ancora a parlare di censura e di Cina (le due cose vanno a braccetto)!
Trovo veramente assurdo il comportamento di Paesi come la Cina! Non si può applicare una simile censura! E’ inammissibile!
In Italia fortunatamente stiamo decisamente meglio, ma come ci mostrò Celentano a RockPolitik si potrebbe stare certamente meglio: Freedom House.
Scusate il mio ennessimo sfogo…
Andrea