ACfans

Una nuova avventura

Cari amici di ACfans…
Sono lieto di ricevere, da oggi, l’incarico di arricchire lo staff dei collaboratori di questa community, e di poter collaborare anche io, nel mio piccolo, alla crescita esponenziale che questa realtà sta vivendo, avendo affrontato, e superato, mille difficoltà. Colgo l’occasione per chiarire che il mio apporto, nell’area Informazione, non vuole e non vorrà mai rappresentare una “forzatura” nel proporre quelle che sono e saranno le mie idee, a partire da notizie che, nell’ambito del “sociale” in particolar modo, rappresentano un “punto di vista” e non necessariamente un’opinione. Spero di riuscire ad inaugurare uno spazio di dibattito libero e aperto. Ad ogni articolo postato corrisponderà sempre uno spazio Commenti aperto a tutti, e, ovviamente, a qualunque critica, sempre e comunque costruttiva.
Voglio precisare che la maggior parte delle notizie legate a tematiche sociali ha quasi sempre un suo corrispondente politico ma non sarà mai mio intento imporre o sottolineare un Credo politico, che penso debba sempre rimanere individuale. So di non correre troppi rischi perchè ultimamente sto preferendo cavalcare l’onda della Proposta politica, e non dell’Antipolitica come la maggior parte dei media vogliono farci intendere sia il movimento di massa che parte dalla Rete. Ci sono tematiche assolutamente trasversali, parlo della Libertà, dell’Onestà intellettuale, del Lavoro, della Salute, di qualunque battaglia possa vedermi partecipe. Personalmente sono stanco di vedere sempre etichettare ogni idea come di Destra o di Sinistra. Non è così. Non lo è mai stato nell’Italia del dopoguerra e non credo potrà mai esserlo. L’uomo ha mille problemi da risolvere, mille difficoltà. Può anche cambiare idea… La classe politica è indietro rispetto all’evoluzione di un mondo che si sta sempre più omologando a se stesso. I Sud del mondo stanno invadendo i paesi cosiddetti Industrializzati e civilizzati. La società multietnica è ormai attualità, che ci piaccia o meno. La sopraffazione dell’uomo ricco sul povero è una realtà che dovrà prendere una diversa piega…C’è molto da fare. E di sicuro NESSUNO ha e avrà il potere di cambiare da solo questa realtà. Lo spirito di ACfans è uno spirito libero, che nasce dall’amore per un Uomo che ha saputo sacrificare a volte parti di consenso pur di esprimere le proprie idee. Il mio, e il Vostro, amore per Adriano Celentano è smisurato. Vorrei cercare di percorrere le strade da lui spianate e seguirne altre, magari, utilizzando il nostro tempo e le nostre attitudini. Intendo portare avanti l’incarico affidatomi da Andrea ma solo se mi renderò conto che il Vostro prezioso consenso sarà sempre attivo. Per questo chiedo a Voi tutti di collaborare, ognuno per quelle che sono le Sue possibilità, alle discussioni, proponendo anche…A fianco di questo impegno, che Vi assicuro prenderò con dedizione e motivazione, continuerò a lasciare qua e là tracce del mio pensiero. Lo farò sempre utilizzando lo spazio Commenti all’interno degli articoli proposti e/o continuando a postare miei pensieri.
Grazie a tutti per l’attenzione, ora Vi lascio due articoli che sono assolutamente attuali e che sono un Grido di Voglia di Libertà…Indipendentemente da come la pensiate su chi li scrive, credo che rappresentino tutta la gravità del momento istituzionalmente delicato che TUTTI NOI stiamo vivendo!

Paolo


Dolcino facente funzione

Dolcino Favi “era” il facente funzione di Procuratore Generale che ha “avocato” l’inchiesta Why not a De Magistris.
Dolcino era “facente funzione” a Catanzaro in attesa della nomina del nuovo Procuratore Generale.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha nominato giovedì 18 ottobre il nuovo PG.
Cosa farebbe un “facente funzione” all’arrivo della persona incaricata a esercitare la funzione?
Pulirebbe la scrivania, metterebbe in una scatola di cartone i suoi documenti, saluterebbe la segretaria e accoglierebbe con una stretta di mano il legittimo incaricato.
L’ultima cosa che farebbe sarebbe quella di anticipare la conclusione dei casi controversi, di prendere decisioni che dovrebbero spettare ad altri.
Dolcino ha preferito portarsi avanti con il lavoro e avocare De Magistris.
Forse ne aveva la legittimità formale, ma non quella sostanziale. Di un caso che rischia di fare cadere il Governo era opportuno si occupasse il nuovo PG dopo aver visto tutte le carte, con calma.
Perchè tanta fretta da parte di un “facente funzione”?
Perchè De Magistris è venuto a conoscenza dell’avocatura dopo che era diventata di pubblico dominio?
Il CSM non ha nulla da dire su una decisione intempestiva presa da un “facente funzione” di fatto delegittimato dalla nuova nomina?
L’inchiesta venga restituita a De Magistris o per l’opinione pubblica Prodi e Mastella saranno comunque colpevoli.
Mastella fa il doppio lavoro, ministro e sindaco di Ceppaloni. Dove trova il tempo? E’ stanco e si vede. Non regge alla doppia attività da dipendente. Si dimetta da ministro, lo faccia per la sua salute e anche per la salute pubblica. Torni al paesello.

Ps: Prodi è oltre la tranquillità. Ripeto: Prodi è oltre la tranquillità.

23/10/2007 – Il Blog di Beppe Grillo


La fine dello Stato di diritto

Non è scaricando contumelie ed insulti su di me (cfr. articolo ANSA.it), peraltro per fatti che si sono risolti con la condanna dei miei diffamatori, che Il Ministro della Giustizia può pensare di sfuggire alla responsabilità politica di aver provocato, con la sua intempestiva ed inopportuna azione disciplinare nei confronti del magistrato De Magistris, un corto circuito politico giudiziario che ha provocato la caduta di credibilità delle istituzioni e che rischia di travolgere l’intero Governo.
So bene che con l’avocazione dell’inchiesta da parte della Procura Generale, il procedimento penale continua il suo corso ma non è questo il punto. Il problema è che quell’avocazione è stata provocata proprio da chi era o poteva essere messo sotto indagine dal magistrato destituito.
Ciò che emerge dallo scontro che il Ministro della Giustizia ha provocato scientemente nei confronti del magistrato che lo ha messo sotto indagine è l’immagine di una classe politica che, sulla falsariga del Governo Berlusconi, non si vuole far giudicare e per questo ne inventa di tutti i colori pur di fermare i magistrati che fanno il loro dovere.
Ancora una volta si dà l’impressione, vera o no che sia, che i potenti di turno cercano, e riescono a trovare, scorciatoie per eliminare magistrati scomodi e per minare l’indipendenza della magistratura.
Si dà l’impressione che i potenti, e solo loro, siano in grado di muovere meccanismi che permettono di scegliersi il magistrato che fa comodo e togliere di mezzo chi non si adegua. E’ questo un dato politico di estrema gravità in cui è coinvolto non solo il Ministro della Giustizia ma l’intero Governo ed in primo luogo il Presidente del Consiglio.
Romano Prodi è chiamato ora ad una delicata assunzione di responsabilità specie con riferimento all’opportunità di permettere che in capo allo stesso soggetto possa mantenersi, in quanto Ministro della Giustizia, il ruolo di titolare dell’azione disciplinare nei confronti del magistrato che lo ha sottoposto alle indagini.

Siamo di fronte ad un bivio che, se non affrontato subito e con determinazione, ci travolgerà tutti perchè stiamo rischiando di mettere in pericolo lo Stato di diritto, come giustamente affermano alcuni autorevoli osservatori e la maggioranza dell’opinione pubblica.

21/10/2007 – Il Blog di Antonio Di Pietro

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