Luca Rustici nasce a Napoli nel 1964 e sin da piccolo è immerso nella musica grazie ai fratelli maggiori Danilo e Corrado, chitarristi e quest’ultimo anche produttore di artisti noti come Zucchero, Baglioni, Elisa e Bocelli.
Prova a cambiare la tradizione musicale di famiglia dedicandosi alla batteria ma, ben presto, si ritrova con l’immancabile chitarra fra le mani a comporre brani. Dal 1981 inizia a prendere lezioni e ad assaporare le sonorità Jazz. Dall’anno successivo, inizia già a lavorare come ingegnere del suono negli studi di registrazione iniziando ad applicare l’elettronica e l’informatica nel mondo musicale. La strada delle collaborazioni con tantissimi artisti, è in discesa!
Nel 2004 fonda a Milano la L’n’R Productions etichetta discografica nonché di produzione e arrangiamenti discografici, produzione e organizzazione eventi, edizione e studio di registrazione, nella quale collabora anche l’amico Philippe Leon!
Philippe Leon nasce nel 1958 in Tunisia. Dal 1993, a partire dall’album “Ufficialmente dispersi”, è un fidato collaboratore di Loredanà Bertè, per la quale firma numerose canzoni, tra cui “Amici non ne ho”, in gara al Festival di Sanremo del 1994.
Collabora con la famiglia Celentano dal 1991, firmando con Michele Galasso le canzoni degli album d’esordio di Rosalinda Celentano (“Rosalinda”, 1991) e di Rosita Celentano (“FDM”, 1994). Per Adriano compone le musiche delle pubblicità per le Ferrovie dello Stato e, nel 2002, la musica de “I passi che facciamo”, brano contenuto all’interno dell’album “Per sempre”.
Altra collaborazione duratura, ormai da più di vent’anni, è quella intrapresa con l’amico Luca Rustici. Assieme scrivono, tra i tanti, per Mietta, Giorgia e Patty Pravo, fino ad arrivare a “Sono le tre”, brano che la coppia ha scritto per Mina e Celentano in occasione del loro nuovo album “Le migliori”.
ACfans ha avuto il piacere e l’onore di intervistarli!
- Che cosa si prova ad aver scritto una canzone per Mina e Celentano?
Sicuramente un’emozione indescrivibile, pensando che una tua melodia venga cantata da due Big della musica mondiale come Mina e Celentano. - “Sono le tre” è una delle canzoni più “dolci” del disco, molto sentimentale, molto romantica. L’ispirazione come vi è venuta? Un evento in particolare? Come è stata scelta da Mina e Adriano?
E’ nata con amore in una notte in studio da noi. Il provino è terminato alle 3 del mattino, da qui il titolo, e il giorno dopo il pensiero è corso a Mina che lo ha condiviso con Celentano. - Nel provino inviato ai due artisti, chi cantava il brano?
Philippe Leon - Mina e Adriano sono rimasti fedeli a testo e musica da voi proposta oppure hanno apportato qualche modifica/aggiunta?
Fedelissimi - Cosa avete pensato al primo ascolto di “Sono le tre” cantata da Mina e Adriano? Ve l’aspettavate realizzata in questo modo?
Non abbiamo pensato ma provato una bellissima sensazione emotiva, sicuramente è come la immaginavamo. - Immaginiamo avrete avuto modo di ascoltare il cd “Le migliori”: cosa ne pensate?
Un ottimo disco senza dubbio. - Avete avuto modo di conoscere Mina e Adriano di persona o perlomeno di chiacchierarci?
Sì, due grandi persone e artisti. - Lavorate insieme ormai da diversi anni; come è nata la vostra collaborazione?
Lavoriamo insieme da più di 20 anni siamo partiti dalla collaborazione con Loredana Bertè e poi insieme tantissimi altri artisti. - Parliamo un po’ di te Philippe; tu hai già composto per Adriano la musica de “I passi che facciamo” nel 2002 (ripresa anche nel concerto di Verona nel 2012) e ancor prima, nel 1994, hai musicato gli spot di Celentano per le Ferrovie dello Stato. Com’è nata la vostra collaborazione all’epoca? Che aneddoti hai da raccontarci su Adriano?
P.L: La nostra collaborazione è nata grazie alla mia produzione dei suoi tre figli. Da lì Adriano mi ha preso in simpatia. Lui è nato in via Gluck ed io in Tunisia, ci piace mangiare bene… - Per quanti cantanti hai scritto? E soprattutto, come è nata la tua carriera di autore?
P.L: Ho scritto per oltre 50 Artisti, la mia carriera è nata in America nei primi anni ’70 in USA vincendo il premio come miglior Autore Europeo con la canzone “Egalitè, Fraternitè, Libertè”, dedicata agli americani che ci fanno pagare per visitare la Statua della Libertà regalata da noi francesi. - Hai dei rimpianti, dal punto di vista artistico?
P.L: Volevo scrivere una canzone per Sinatra ma non sono arrivato in tempo, abbiamo un appuntamento in Paradiso. - Tu, Luca, sei titolare della L’n’R Productions, studio di registrazione, e negli anni hai collaborato con tanti artisti famosi, da Bocelli ai Negramaro passando per Patty Pravo e la Bertè. Come è iniziata la tua carriera?
L.R: La mia carriera è iniziata con il Neapolitan Power negli anni ’80 lavorando come Chitarrista Session Man e ingegnere del suono in studio, da lì poi ho avuto la fortuna di incontrare un po’ di artisti sulla mia strada condividendo con loro bellissime esperienze. - E tu, hai dei rimpianti artisticamente parlando?
L.R: Io ho avuto la fortuna di fare il lavoro che volevo ma l’unico rimpianto è quello di non essermi trasferito negli USA negli anni ’80. - Quali sono i vostri prossimi progetti?
Stiamo producendo un po’ di artisti nuovi, tra questi Mark Cucchelli un tenore di nuova generazione… - Per chi vorreste scrivere un brano o con chi vorreste collaborare artisticamente?
Abbiamo scritto per la maggior parte degli artisti italiani e stranieri, ci piacerebbe dare una canzone ad Andrea Bocelli. Ma mai dire mai. - Sogni nel cassetto?
Avere un trullo in Puglia con dei begli ulivi (però lontani tra di noi altrimenti scriviamo sempre).
Lo staff di ACfans.it