Estratto da un’intervista a Teo Teocoli pubblicata oggi sul Corriere della sera
[…]
E l’incontro con Celentano?
«Io avevo 14 anni e lui 20. Arrivava da Casale Monferrato dove faceva il militare con la sua Giulietta azzurra e io lo aspettavo sempre sotto casa per conoscerlo. A un certo punto mi dice: “Ma cosa sei il mio specchio”? Aveva avuto successo da appena due anni ma aveva già la personalità di un grande uomo di spettacolo».
Avete anche suonato Ray Charles in duetto.
«Non solo, le gag con Adriano non si contano. A un certo punto ce ne inventiamo una dove lui faceva il frate e io mi confessavo. Mi chiedeva figliolo quante volte? E io gli dicevo: tre. La prima su rai uno la seconda su rai due e la terza su rai tre. Poi mi viene in mente di prendergli il naso fra le dita ma lui resta serissimo fino a quando a Celentano viene la “ridarola” e il pubblico scoppia a ridere insieme a noi».
Il più grande complimento?
«Viene proprio da Celentano e risale a qualche anno fa quando passammo il suo compleanno con sua moglie, Gianni Morandi e il sottoscritto: in quell’occasione mi disse “Teo tu fa più ridere di me”. Come se Dio ti desse la benedizione».
22/03/2023 – Corriere della Sera