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«Satira, il Vaticano sbaglia ad arrabbiarsi»

Celentano ospite da Fazio

«Non sapevo della manifestazione della Cdl. Era contro la Finanziaria? Hanno fatto bene». Gag con la Littizzetto

ROMA – «Perché hai deciso di venire stasera, contro la manifestazione della Cdl?», chiede Fazio a Celentano, che appena entrato, dopo aver cantato una canzone, si siede al posto del conduttore di ‘Che tempo che fa’, come a prendere in mano la trasmissione. «Quando l’ho deciso. risponde il cantante, attesissimo ospite della trasmissione di Rai3 “Che tempo che fa” – non lo sapevo, ma se lo avessi saputo sarei venuto lo stesso, per andare contro la manifestazione». Poi è lui a fare una domanda da finto tonto a Fazio: «Ma per cosa hanno dimostrato?». «Contro la Finanziaria», gli spiega il conduttore. E Celentano pronto, tra il serio e l’ironico: «Allora hanno fatto bene!» (ma nel pomeriggio, alla manifestazione di Roma, la musica di Celentano era stata interrotta per due volte. Alle note della celeberrima «Azzurro», intonata dall’orchestra di Demo Morselli, si è levato dalla piazza un boato di fischi che ha impedito all’orchestra di proseguire).

VATICANO – Celentano ha detto la sua anche sulle recenti polemiche tra la Santa Sede e alcuni comici. «Il Vaticano sbaglia ad arrabbiarsi con chi fa satira» ha affermato. «Non c’è niente di irriverente in queste cose. Certo se uno fa un’offesa è volgare, ma non mi sembra di averne viste», ha detto. Celentano ha proseguito affermando di ritenere che «più che mai in questo periodo il Vaticano sbaglia a riprendere chi fa satira perché oltretutto, in questo periodo, è un messaggio grandissimo questo di ironizzare su un fatto religioso perché è come dire alle altre religioni: non arrabbiatevi». E ha aggiunto, prima di essere fermato da Fazio: «Per esempio su Gesù ci sono barzellette bellissime… ma guarda che Gesù è un comico».

RAI – Celentano non risparmia neanche la Rai. «Io quando facevo ‘Rockpolitick’ – racconta l’artista – in quelle 4 settimane avevo un potere che mi spaventava, anche perché sembravo il padrone della Rai al punto che anche Del Noce si è spaventato e si è autosospeso. Rockpolitick – prosegue Cementano – è andata così bene perché la mia squadra era affiatatissima e mi seguivano in tutto. Il potere, però, mi spaventa molto e mi sono chiesto come avrà fatto mai la Rai a cadere in un tranello di farmi fare una trasmissione libera senza interferenze avendo carta bianca su tutto. Spero che questo sia servito di lezione così la prossima volta che torno in tv sanno cosa non fare«. E quando Fazio gli chiede se la farebbe senza carta bianca la risposta è «no». Celentano ha anche affettuosamente scherzato sulla trasmissione di Morandi. «Morandi – spiega Celentano divertito – è disperato perché ha fatto 5 puntate per diventare più cattivo ed è diventato più buono di prima ed ha già fatto un prestito a Pupo. La sua bontà – continua l’artista – è così forte che diventa violenta perché se tu rifiuti un suo prestito di 200 o 300 milioni s’incavola e ti strozza». Poi Celentano ricorda di una dura critica piovutagli addosso da Giorgio Bocca. «Sono molto incuriosito dagli intellettuali quando parlano bene perché non ci sono abituato e li seguo molto – ricorda Celentano – anche quando criticano. Una volta Bocca, persona che stimo, disse che ‘io ero un cretino di talento’ e quando l’ho letta ho imprecato perché mi dispiaceva ma la cosa che mi saltava all’occhio è che cretino era prima di talento! Poi mi è venuto un dubbio che magari cretino non fosse un dispregiativo e invece guardano il vocabolario era peggio perché i sinonimi riportati erano tremendi».

COMUNI – Celentano ha battuto anche sui temi ecologici. «Il potere è pericoloso perchè se non lo controlli ti spinge a fare cose pericolose come la guerra o la costruzione di inceneritori che spargono le polveri sottili. E quando le respiriamo vanno direttamente nel sangue e fanno venire il cancro. I comuni lo sanno questo. Sono i comuni di tutto il mondo i distruttori dell’umanità, i primi mandanti delle più grandi stronzate commesse sul pianeta. I comuni di destra e di sinistra hanno deciso di costruirne altri 180 perché se noi invece di incenerire i rifiuti inceneriamo il popolo risolviamo il problema».

02/12/2006 – Corriere della Sera

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