Tante le domande, da Sanremo a Monicelli. L’occasione? Un progetto multimediale sul tema della violenza di genere tra gli adolescenti
Adriano Celentano (lui in persona e non un suo imitatore) ieri sera era all’istituto Ipia Ripamonti di Como. L’occasione? Parlare di cinema e televisione ai ragazzi impegnati nel laboratorio serale multimediale sulla violenza di genere tra gli adolescenti. Il progetto – intitolato “Mi aspetto rispetto” e rpomosso dall’associazione Soroptmist e dall’assessorato alle Politiche educative del Comune di Como – si è trasformato, senza colpa di nessuno, in una imperdibile occasione per i giovani studenti che con la loro spontaneità e genuinità, domanda dopo domanda, sono andati alla scoperta non solo del Celentano artista, ma anche del Celentano uomo.
Una chiacchierata informale – Più che un’intervista è stata una chiacchierata. Il “molleggiato” non si è sottratto al confronto con i ragazzi e ha dialogato con loro in modo divertito e appassionato. Per i circa quaranta alunni è stata una sorpresa inattesa. Stavano guardando un film a luci spente quando intorno alle 22.20 si è aperta la porta. Le luci si sono accese e in aula è comparso lui. I ragazzi sono rimasti a bocca aperta, poi è scoppiato l’applauso. Per quasi due ore Celentano ha risposto a domande, ha espresso commenti e considerazioni e ha stimolato il dibattito.
Da Sanremo a Monicelli – Come detto la chiacchierata è stata lunga e ricca. C’è chi ha chiesto a Celentano un commento su Sanremo: da sopprimere o da rinnovare? “Sanremo va salvato – ha risposto l’artista – ma andrebbe rinnovato…”. C’è stato spazio anche per temi più seri e Celentano a chi gli ha chiesto un commento sul suicidio del regista Mario Monicelli Celentano, ha detto: “Credo che abbia avuto paura di affrontare la malattia”.
08/12/2010 – QuiComo.it