Il messaggio di Adriano diretto a Giuseppe Conte, pubblicato oggi sul suo profilo Instagram:
Si parla sempre di mafia, ma forse si è perso il vero significato della parola mafia.
Che non è soltanto quella che spara a tradimento. No. Quella è solo la parte finale di un epilogo disastroso.
La parte interessante dell’uomo non ancora mafioso sta proprio nei suoi primi passi.
Il grande salto di qualità comincia con la richiesta di un semplice favore: “se mi porti questo piccolo pacco in quella via brutalmente bombardata e che un tempo era la via Gluck, c’è una grossa mancia per te”… Una semplice commessa (apparentemente innocua) che se tu l’accetti senza chiederti cosa c’è in quel pacco, automaticamente hai già in tasca la patente del futuro ASSASSINO. Non importa se ancora non avrai ucciso fisicamente, però avrai cominciato ad avvelenare l’ARIA che si respira. Ed è proprio in questo tipo di favori, dai risvolti piuttosto sporchi che, non di rado, ci cadono anche i governi.
Leggendo i giornali, ho l’impressione che ci stia per cadere anche l’Italia. Se è vero che il dossier arrivato dal Cairo sul caso Regeni è stato giudicato da Paolo Gentiloni carente e incompleto, al punto da accusare l’insufficiente collaborazione delle autorità egiziane, non si capisce perché a un paese così “incompleto”, bisogna vendergli 26 navi e armi che uccidono.
Conte dovrebbe fermare questa LOSCA trattativa. Ma già immagino quali saranno le motivazioni assurde sia della Confindustria che le imprese italiane: “se il governo ci proibisce di vendere armi che uccidono, saremmo costretti a licenziare”. Certo. E sarà proprio questo il grande INIZIO che l’Italia dovrà percorrere.
Meglio soffrire un po’ la fame ma poter guardare in faccia le persone. E noi italiani ce l’abbiamo questa forza. Ci aiuteremo l’uno con l’altro e saremo un esempio per il mondo. Ma basta fingere. Bisogna cominciare a essere limpidi! Anche se un po’ più poveri…
Adriano
Fabrizio