“Azzeriamo i processi a Berlusconi“.
Il “matto di Galbiate”, secondo definizione una tantum felice di Maurizio Costanzo, spara l’ultima delle sue.
Adriano Celentano torna a colpire con un articolo sul Corriere della sera in cui auspica “processi giusti” celebrati da “giudici buoni”. Concetti che purtroppo non ha divulgato dagli schermi di Rai Uno, rete che trascura i “cantanti bravi” e gli “artisti belli” come il nostro devoto di Padre Pio e La Palisse.
Di queste stupidaggini da bar parlavano oggi i Politici ospiti del talk show di Rai Due condotto dalla brava Monica Setta (che fa bene il suo mestiere di Penelope tessendo ogni giorno una tela di scoop usa e getta).
Gasparri ha ovviamente difeso il matto di Galbiate, con la stessa forza con cui lo bollava quando Celentano sproloquiava contro la destra.
Può un cantante semi analfabeta e davvero insulso condizionare il dibattito politico?
O è un’anomala degenerazione italiana della Politica Spettacolo?
In tutto il mondo, a cominciare dagli Usa, le stelle dello Show fanno parte del sistema politico.
Hanno però un ruolo sussidiario di supporto a singole battaglie, idee, partiti.
I senatori repubblicani non polemizzano certo con Bruce Springsteen sulla riforma della Sanità!
Solo in Italia, invece, un cantante , pur carismatico come Gesù e Berlusconi, può influire sulla dinamiche decisionali, in quanto “interprete del pensiero della gente”.
L’opinione pubblica è sacra, certo. Ma le forme di rappresentanza popolare non le può certo stabilire “RockPolitic” o “125 milioni di cazzate”!
La critica è un diritto di ogni cittadino. Ma confina con la responsabilità. Ovvero, le proposte operative le fa chi si assume il peso di realizzarle e paga un prezzo per esse.
Non il cantante Adriano da Galbiate o il benzinaio Vincenzo da Vattelapesca che hanno una ricetta per ogni problema dell’umanità, magari saggia, ma non collegano le parole con le azione.
E, nel caso di Celentano, neppure col cervello.
Apprezzo lo show man Adriano.
Ma l’idea che mandi un fax al Corriere e scateni l’agone parlamentare mi indigna molto.
Se non altro perchè segnala la deriva dei Giornali verso il nulla…
Una proposta personale e popolare alternativa: azzeriamo il Celentano Politico!
29/01/2010 – Blogosfere.it: Format (http://format.blogosfere.it)