Adriano Celentano, il nuovo disco ‘è un pamphlet, un grido di rabbia’
La notizia è che Adriano Celentano andrà a promuovere il nuovo album in televisione. “Facciamo finta che sia vero”, che esce il 29 novembre giusto in tempo per partecipare alla grande battaglia natalizia con i dischi di Tiziano Ferro, Laura Pausini, Antonello Venditti ed Amy Winehouse, “è un disco molto particolare. Un pamphlet, un grido di rabbia”, spiega la moglie del molleggiato (e amministratore delegato del Clan) Claudia Mori, che come sempre fa le sue veci nei rapporti con la stampa, affiancata stavolta da Alessandro Massara, presidente di Universal Music che ha firmato recentemente un contratto di distribuzione con l’etichetta. Dove? Da Fiorello? “No, da Fiorello no. Lui e Adriano sono amici, ma quella che ha in mente non è una promozione classica. Immagino che farà qualcosa in Rai, l’azienda più vicina al suo modo di lavorare anche se un programma suo non glielo lasciano fare.Non l’ha detto neanche a me, cosa intende fare. E quando fa così un po’ mi preoccupo. E’ un po’ di tempo che mi mette agitazione… Ci ha messo quattro anni prima di trovare quello che cercava, un progetto discografico che lo convincesse”.
Universal, spiega Massara, punta decisa al traguardo di vendite multiplatino, e nella realizzazione del disco – come è ovvio che sia – non si è andati al risparmio. A cominciare dai nomi altisonanti che hanno collaborato alla scrittura di testi e musiche: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Jovanotti, Franco Battiato, Nicola Piovani, Manu Chao. “Collaborazioni nate spontaneamente, senza programmare nulla”, dice la Mori.”Tutto molto easy: tra artisti importanti le cose sono sempre più semplici di quanto sembra”. Il pezzo di Manu Chao, “Non so più cosa fare”, intanto, è rimasto in standby per otto anni…”Non c’è un motivo particolare. Lui è un gran viaggiatore, difficile da bloccare, E’ passato molto tempo prima di realizzare il missaggio finale ma tutto è rimasto uguale, a parte gli inserti parlati di Franco, Lorenzo e Giuliano”. Ancora più vecchio (anzi, infinitamente più vecchio) è il cha cha cha “La mezza luna”, ripescato da un vetusto 45 giri di Celentano datato 1962. “Ha sorpreso anche me”, confessa la Mori. “Mi ha spiegato che cinquant’anni dopo è come fosse un inedito. Dite che la voce sembra quella di allora? Per me è anche meglio. Adriano non canta mai, ma ha corde vocali robustissime: la sua voce è un miracolo. Con Raphael Gualazzi che ha suonato il piano e arrangiato i fiati, abbiamo deciso di rendere omaggio all’arrangiamento originale di Giulio Libano: ‘La mezza luna’ introduce una nota di leggerezza e di spensieratezza, ci ricorda che potremmo vivere in un mondo più semplice, più pulito, forse anche più felice”.
Già, perché il resto, sottolineato da musiche che spesso e volentieri acquistano colori latini, è tutt’altro che frivolo. Da “La cumbia di chi cambia” a “Il mutuo” torna il Celentano polemista, “politico”, preoccupato del sociale e del futuro del mondo.”Purtroppo al peggio non c’è scadenza”, riflette la Mori. “Queste canzoni, temo, saranno d’attualità anche domani. La musica latina? Non è la prima volta che Adriano ci si avvicina.Ed è normale che lo faccia in queste canzoni che spesso parlano del Sud del mondo”. “Il mutuo”, in cui affiora anche la parola spread, sembra scritta in questi giorni…”No, in realtà è un pezzo di sei mesi fa. Lì Adriano ha messo in musica quello che ha già scritto sui giornali o detto nelle sue rare apparizioni pubbliche, ad esempio in occasione dei referendum”.
Se è riaffiorato il pezzo di Manu Chao, c’è da sperare che emerga in superficie anche il progetto del cartoon “Adrian” disegnato da Milo Manara…”Non è un progetto accantonato. Solo che eravamo stati troppo ottimisti sui tempi: è un lavoro complesso, realizzato anche in 3D, e invece di un anno e mezzo ce ne vogliono due o tre, di anni, per completarlo. Penso che verrà pronto per la fine del 2012 o l’inizio del 2013″.
A fine 2012, spiega Massara, Universal completerà anche la ripubblicazione dell’intero back catalog di Celentano, “da lungo assente sul mercato e molto richiesto dai rivenditori”: il primo lotto di sette titoli verrà distribuito in formato fisico e digitale in contemporanea al disco nuovo. Un’occasione in più per un grande concerto evento, dopo diciassette anni di assenza dalle scene? “Non lo escludo”, risponde la compagna di una vita. “Potrebbe succedere l’anno prossimo”.
24/11/2011 – Rockol.it