«Adriano, ti vorrei come capo»
«In tanti hanno snobbato il Festival. E pensare che gli devono tutto: Bocelli, Pausini, Vasco, Lucio Dalla». Gianni Morandi non si sottrae ai giudizi su chi ha voltato le spalle a Sanremo e parla invece di Celentano con grande affetto: Sanremo, con Adriano, sarà un successo».
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Celentano è un rivale per lei?
«Assolutamente no. È un grande amico, ha molte attenzioni per Sanremo. Il successo di Celentano sarà il successo del Festival e quindi anche mio».
Ma lei è molto agguerrito, su qualcosa non andrete d’accordo. Non potete essere così amici.
«Lui a dir la verità mi voleva nel suo gruppo quando avevo 17 anni, ma il mio impresario non volle perché non sarei diventato quello che sono. Perché la star sarebbe stata sempre e solo lui».
Non aveva poi così torto.
«Eh sì, però fosse stato per me sarei andato con Celentano. Ancora oggi mi piacerebbe far parte di un clan in cui il capo è lui. Lo guardo sempre con occhi di grande rispetto. Lo stimo tantissimo. I miei primi dischi erano molto vicini al suo stile, volevo imitarlo nelle mosse».
Secondo lei la Rai non lo sta censurando troppo?
«La Rai dovrebbe fidarsi di più, sono 50 anni che Celentano fa spettacolo e non ha mai fatto danni».
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Renato Tortarolo
10/02/2012 – Il Secolo XIX