MILANO – Un botta e risposta, a distanza, tra Al Bano e Don Backy. Argomento: Celentano. O meglio «presunti amici» che ai tempi del Clan avrebbero sparlato di Adriano non appena lui si alzava da tavola. Una diatriba che ha trovato spazio sulle colonne del quotidiano Il Tempo. Ha cominciato Al Bano che in un’intervista ha rivelato: «Ero un metalmeccanico a Milano, nei giorni di cassa integrazione andavo a cantare con il Clan. Ricordo quelle grandi tavolate con al centro Celentano. Lui si alzava e subito in tre o quattro dei suoi presunti amici sparlavano di lui. Questa cosa mi ripugnava». Così ieri, Don Backy ha preso carta e penna e si è sentito in dovere di scrivere un pezzo per chiarire alcuni aspetti della vicenda raccontata dal cantante di Cellino San Marco. Parte con un’accusa ad Al Bano: «Alla tua età e con la tua posizione avresti potuto permetterti di farli questi nomi (…). Altrimenti mi costringi a intervenire».
Poi è entrato nel merito della questione precisando dettagli, date e incontri. Fino al punto centrale: «Come fai a ricordare le grandi tavolate? Nel ’66 Adriano era già sposato e di “grandi tavolate” nemmeno si parlava più». E aggiunge: «Non ho ricordi di alcuna tua partecipazione ad alcuna riunione di alcun tipo con quelli che costituivano il Clan al tempo della tua comparsa nel periodo ’66/’67, quindi figurati in precedenza. E perché poi avresti dovuto? E invitato da chi?». Infine Don Backy ribadisce che «nessuno ha mai sparlato alle spalle di Adriano».
04/12/2005 – Corriere della Sera