Un estratto da un’intervista di Simone Intermite ad Alessio Boni pubblicata oggi:
Recentemente sei stato scelto da Adriano Celentano come presenza fissa nel suo show evento “Adrian, questa è la storia”. Com’è nata questa partecipazione?
«Sono un grande ammiratore del molleggiato, lui mi ha chiamato e semplicemente mi ha chiesto di scrivere dei monologhi legati alla storia di Adrian che traghettassero lo spettatore da una puntata all’altra. Ci siamo incontrati ed ho subito capito perché è un artista così amato dal pubblico. Adriano Celentano è un uomo dall’empatia straordinaria, riesce a metterti a tuo agio, parlando con lui avverti la sensazione di dialogare con chi ti conosce da una vita, sa predisporsi al dialogo e sopratutto è un buon ascoltatore. Questa è una dote rara, sopratutto per chi, come lui, ha avuto un successo planetario. Spesso i grandi miti sono concentrati su se stessi, si parlano inconsapevolmente addosso… invece lui è sempre pronto al confronto e all’ascolto. Celentano preserva lo spirito di un giovane con la voglia di stupirsi del mondo».
Eppure nel suo ultimo show Celentano ha tuonato verso il pubblico dicendo: “Non avete capito Adrian”. I dati d’ascolto sebbene risultino incoraggianti rispetto alla media non hanno particolarmente premiato il cartone animato… A te è mai capitato di non essere stato pienamente compreso?
«Succede a tutti, può capitare che il pubblico non sia pronto in quel momento esatto ad accogliere un progetto artistico. Adriano Celentano è sempre stato anticonformista ed è fondamentalmente un anticipatario dei tempi, fa parte della sua essenza; anche al cinema spesso un film non ottiene il successo immediato al botteghino ma poi con gli anni può essere rivalutato e capito. Questo meccanismo fa parte anche della storia dell’arte; pensa a Caravaggio e a Van Gogh erano dei geni incompresi che sono stati apprezzati e compresi molti anni dopo la loro morte. Cosa fanno i geni in fondo? Anticipano i tempi, anche alla prima della Boheme alla gloriosa “Scala” di Milano Giacomo Puccini fu fischiato… direi che fa parte del rischio di essere artisti».
09/12/2019 – Domani Press News (www.domanipress.it)
Fabrizio