Roma, 22 feb. – (Adnkronos) – Una campagna elettorale che “si è svolta malissimo”, “dove ognuno ha potuto dire la qualunque sventolando sondaggi di dubbia natura”. Parola di Franco Battiato, che, in un’intervista all’Adnkronos, si dice “d’accordo” con Adriano Celentano e afferma di rispettare il movimento di Beppe Grillo che “sta dando uno scossone alla politica italiana”. Scossone che a suo avviso contribuirà a far uscire dalle urne un quadro politico nuovo “con due o tre partiti terribili che verranno spazzati via senza pietà”.
Mentre sul fronte artistico incassa applausi e consensi con il suo ultimo album ‘Apriti sesamo’, uscito a fine ottobre, che condensa in 11 brani inediti un po’ tutto il suo percorso artistico, e il relativo tour, che ha fatto tappa nella capitale proprio alla vigilia del voto politico, Battiato si dice “abbastanza disgustato” da come si è svolta la campagna elettorale: “Uno perché non credo nei sondaggi, due perché i giornali, anche quelli molto seri, hanno degli infiltrati ed è difficile da accettare. Cioè -spiega- tu leggi nel titolo che questo partito sta superando quel partito, poi nel pezzo trovi scritto che il sondaggista appartiene allo stesso gruppo di questo o quello. Insomma si può dire la qualunque: anche io posso andare in tv e dire che tutti stanno votando per me e nemmeno sono candidato”.
Quanto al quadro che uscirà dalle urne Battiato si dice invece “ottimista” e pronostica: “Credo che due o tre di questi partiti terribili devono essere spazzati via senza pietà”. Non a caso se gli si chiede quale consideri il suo brano più politico, Battiato risponde: “Senz’altro ‘Inneres auge’ (title track della raccolta uscita nel 2009, ndr) molto violento, contro la politica attuale, contro i festini, la poca serietà”.
Nell’album ‘Apriti Sesamo’ c’è una canzone ‘Il Serpente’, dove Battiato afferma che “da qualche parte un uomo nuovo sta nascendo”. E alla domanda se anche lui strizzi l’occhio a Beppe Grillo, come Celentano, risponde: “Certo non è diretta a lui questa canzone. Anche se rispetto quello che sta facendo, sta dando uno scossone forte alla politica italiana, si stanno preoccupando seriamente. Ma il brano è precedente al fenomeno Grillo”.
Quanto all’appoggio plateale dato da Adriano Celentano al Movimento Cinque Stelle, Battiato aggiunge: “Celentano ha una sua fisionomia ed è anche simpatico, non è uno che dice una cosa e ti infastidisce: ha idee e chiare sulla situazione politica. Io sono d’accordo con lui”.
Nel frattempo a novembre, Battiato, è stato chiamato dalla nuova giunta regionale siciliana a fare l’assessore alla Cultura e al Turismo: “L’inizio è promettente. La maggior parte dei siciliani -dice il cantautore-assessore- stanno credendo in quello che facciamo. Andando in giro te ne accorgi. Poi io sto girando molto. E mi fa piacere perché ho scelto di dire sì a Crocetta per aiutare la mia terra. Siccome Crocetta ha del rivoluzionario e sta facendo benissimo il suo lavoro, c’è una speranza che forse possiamo girare pagina”.
A chi lo accusa di essere un assessore assenteista perché troppo spesso in giro per il territorio tra musica e impegni amministrativi, Battiato risponde per le rime: “Questi sono i luoghi comuni messi in giro dalla destra. Hanno paura. Non possono accettare che ci sia qualcun altro al posto loro. Non è vero quello che dicono perché ogni volta che ho un giorno di pausa, pur facendo un tour faticosissimo, mi trovo a Palermo, o a Gela o con Crocetta o in una riunione per il Politeama di cui sono presidente”.
“Quello che fanno finta di non capire -sottolinea Battiato- è che con il ruolo che mi sono imposto posso stare a casa col telefono e lavorare. Non faccio politica, faccio altre cose. Solo che ho scelto bene il mio gruppo di lavoro. Ho scelto collaboratori come me, liberi, senza padroni. E chi non ha padroni aiuta gli altri”, afferma.
Qualche settimana fa, Battiato e i suoi avevano denunciato di aver trovato le casse dell’assessorato al Turismo vuote e l’artista-assessore aveva annunciato che dopo le verifiche del caso avrebbe investito la magistratura della vicenda: “Le verifiche le abbiamo fatte. Tutto andrà avanti. Quello che deve accadere accadrà. Non ci sono dubbi. Oltre al danno c’è la beffa. Lo stile è quello dell’ex presidente che annunciò in conferenza stampa di aver assunto quattro autisti di autobus e quando qualcuno fece notare che non avevano la patente, lui rispose: ‘vabbè la prenderanno’. Il sistema è questo. Noi siamo lì per aggiustare il tiro, se ce la faremo”, conclude.
22/02/2013 – IGN: ItalyGlobalNation (www.adnkronos.com)