Reazioni contrastanti tra presidi e insegnanti. Il provveditore: «Non è la soluzione ai mali del nostro sistema educativo»
Severità a scuola: provocazione del cantante durante la festa della
«Bocciate. Bocciate. Bocciateli tutti». La voce, inconfondibile, che esorta i docenti dell’istituto Ripamonti alla massima severità con i propri allievi, è di Adriano Celentano. A sorpresa, ieri mattina, il molleggiato è intervenuto telefonicamente in diretta al Festival di San Ripa, un concorso canoro organizzato in occasione della Giornata dello studente.
Un intervento breve quanto travolgente, in perfetto ‘stile Celentano’. L’artista si presenta alla platea del controfestival dei ragazzi della Ripamonti prima attraverso un video inedito, un regalo a due cari amici, docenti dell’istituto (Tiziano Catolfi e Michele Valenzisi). Un mix di immagini e canzoni che si conclude proprio con l’appello agli insegnati: «Bocciate».
Su queste parole irrompe la voce di Adriano, che rimbalza dal telefonino dell’amico Valenzisi.
La prima chiamata dura pochi secondi: «Che video avete visto’», chiede il molleggiato prima che problemi tecnici interrompano la comunicazione. Ci vorrà oltre un’ora prima di riuscire a rimettersi in contatto con l’artista, che si mostra però assolutamente disponibile, nonostante la lunga attesa, a parlare ai ragazzi.
«Ciao, come state’ Vi state divertendo’ Sono contento». I ragazzi si fanno sentire, ma preferiscono saltare i convenevoli e incalzano Adriano Celentano: «L’invito a bocciare che ha fatto ai nostri professori qui non è necessario – dice una giovane studentessa a nome di tutti i compagni – Nella nostra scuola chi non raggiunge gli obiettivi minimi ripete l’anno e basta».
«Questa è una bella notizia», risponde il cantante che poi prosegue nella sua riflessione: «La mia esortazione a bocciare è una valutazione che ha un forte fondo di verità. Purtroppo oggi non è scontato che chi non raggiunge gli obiettivi sia bocciato. Ci sono scuole in cui i genitori vanno a protestare, magari anche minacciosi, se i figli prendono brutti voti. Poi capita che i presidi abbiano paura di perdere ‘clienti’ e allora si ammorbidiscono».
Il preside, Pasquale Clemente, interviene direttamente e assicura: «Noi insegnanti dobbiamo essere spietati ma prima di tutto giusti». Poi scherza con Celentano: «Alla Ripamonti abbiamo superato Sanremo – dice il dirigente scolastico – Chissà quanto darebbe Baudo per averti al Festival. Noi invece abbiamo questo onore».
Studenti e preside invitano Adriano ad andare a trovarli di persona. «Qualche volta succederà – risponde il molleggiato – Sono molto incasinato ma se gli impegni me lo consentiranno verrò volentieri, magari per fare una lezione su questi temi che mi stanno a cuore. I giovani sono simpatici e poi sono il nostro futuro».
Strappata questa promessa, esplode il caloroso saluto della ‘Ripa’.
Adriano Celentano si congeda: «Grazie, siete molto gentili».
Anna Campaniello
02/03/2008 – Corriere di Como