IL MOLLEGGIATO IN ARENA. L’organizzatore ufficiale Ticketone spiega il fenomeno dei prezzi folli sul web e le contromisure adottate per l’8 e 9 ottobre: tutto esaurito. «Saranno controllati documento e carta di credito: sono stati venduti biglietti uninominali proprio per evitare speculazioni»
Verona. Più di qualcuno potrebbe restare fuori, anche se ha in tasca il biglietto. E pagato davvero a caro prezzo. L’atteso ritorno sulle scene dal vivo di Adriano Celentano, che sarà in Arena per due serate, l’8 e il 9 ottobre, dopo 18 anni dall’ultimo tour, ancora prima di accadere, ha già scatenato un incredibile bagarinaggio online con cifre astronomiche. «Non comperate alcun biglietto on line, il concerto è già tutto esaurito e rischiate di spendere un migliaia di euro e di rimanere fuori dall’Arena». Così afferma il direttore di Ticketone Andrea Grancini che spiega cosa sta avvenendo attorno a questo evento per il quale su internet si arriva a chiedere 7 mila euro per un posto in prima fila e 800 per un posto in gradinata. Tali sono i prezzi dei ticket in vendita su alcuni siti come viagogo e seatwave: per due posti in poltronissime, prima fila, si arriva a chiedere 15.000 euro. E subito i fan di Celentano, che avevano applaudito all’iniziativa voluta da Adriano di mettere in vendita 12.000 biglietti a un euro per favorire anche chi più risente della crisi e consentirgli di assistere comunque al grande evento (gli altri biglietti in vendita nel circuito Ticketone costavano 90 euro per il primo anello numerato, 120 per la seconda platea e 165 per la prima platea), hanno cominciato a insospettirsi: ma non si era detto che tutto il sistema delle vendite era stato congegnato appositamente per evitare che accadesse quello che invece si sta verificando? A chiarire la questione interviene così direttamente il direttore di Ticketone Andrea Grancini. Che, prima di tutto, lancia un messaggio: non comprate i biglietti in vendita attualmente sui siti, perchè si rischia di restare fuori dall’anfiteatro. Le due date sono già da tempo, di fatto, tutto esaurito. «L’intera gestione di questo evento è stata, per espressa richiesta di Adriano, molto particolare», spiega Grancini. «Rispetto a moltissimi altri sistemi di eventi, questo resta un caso a sè, proprio per la richiesta che ci era arrivata dal Clan. Ciò che ci è stato chiesto era di progettare un unico grande evento per il ritorno di Adriano dal vivo al quale potesse partecipare il maggior numero possibile di pubblico. È stato Celentano a volere e a chiederci che una quota dei biglietti venisse venduta a un euro: un segnale contro una crisi che non è solo italiana ma internazionale. E poi c’erano i biglietti a 165 euro. Entrambi sono andati bruciati in pochissimo: emblema di un’Italia spaccata in due. Sapevamo che quella dei biglietti a un euro era un’operazione difficile e rischiosa, forse sarebbe stato più facile regalarli, questi biglietti; eravamo comunque consapevoli della possibilità di speculazioni. Ma proprio per questo abbiamo creato un progetto specifico». «Ticketone nel 2012 ha fatto un milione e mezzo di biglietti, tanto per dare un’idea della dimensione del nostro lavoro: eppure anche per noi la gestione di questo evento è stata una novità e una sfida», prosegue Grancini. «Per limitare ogni forma di bagarinaggio abbiamo dunque attuato varie precauzioni. Prima di tutto abbiamo attivato una serie di controlli sulle carte di credito per cui per i biglietti a un euro era possibile transare solo per due biglietti, se uno tentava di acquistarne un altro gli veniva bloccata l’operazione. In totale abbiamo rifiutato 900 transazioni. In secondo luogo abbiamo imposto la nominatività sull’ordinante: non erano sono deleghe con fotocopia del documento ma solo il documento originale (solo un secondo biglietto è cedibile, non di più. E solo una volta, per un concerto di Tom Waits a Milano, avevamo imposto biglietti nominativi). Terzo, il Clan ha deciso di accollarsi tutte le spese relative alle operazioni di carta di credito e alle spese aggiuntive, ritendendo che la cosa più importante fosse disincentivare le persone a comprare fuori dal circuito ufficiale». Un sistema creato insomma per risultare «blindato», ma rispetto al quale, evidentemente, qualche grimaldello è stato trovato. «Va detto comunque che sui siti la quantità i biglietti in vendita a cifre astronomiche per Celentano è davvero minima. Ad esempio per un altro grande evento a ridosso di questo, lo show di Lady Gaga, ci sono centinaia di biglietti sui siti di vendita. Significa che nel caso di Celentano il sistema di controllo ha avuto successo. Va invece constatato che esiste una nuova frontiera del bagarinaggio on line che è molto difficile arginare. Si tratta di società che mettono a disposizione la piattaforma, con un allestimento grafico tale che molti che acquistano pensano perfino di essere sul mercato ufficiale». Dunque, il consiglio di Ticketone a chi fosse tentato di acquistare un biglietto super-rincarato pur di non perdersi il ritorno live del Molleggiato è di non cedere alla tentazione. Per ritirare i biglietti bisognerà presentare carta d’identità e di credito: c’è il rischio di restare fuori.
Alessandra Galetto
19/09/2012 – L’Arena.it