Celentano blocca Yuppi Du: no alla Mostra
E chi se lo aspettava. Ieri Adriano Celentano ha bloccato la corsa del suo film Yuppi Du verso la Mostra di Venezia, dove avrebbe dovuto essere proiettato in versione restaurata alle 22 del 4 settembre. La Biennale ha replicato alla notizia senza troppi allarmismi, dichiarandosi semplicemente «sorpresa e dispiaciuta».
Ma che cosa è successo? Il termine per la consegna del film scadeva mercoledì e proprio mercoledì Celentano avrebbe visionato per l’ultima volta la pellicola. E sembra che non abbia apprezzato il risultato di una scena (quella famosa dei fiammiferi) che era stata rimontata con un nuovo commento musicale. È stato proprio quello a bloccare il permesso: a Celentano non piaceva. Visti i tempi strettissimi, non è stato possibile rimediare e quindi è saltato l’appuntamento ampiamente annunciato con la Mostra. In ogni caso, l’artista ha assicurato la sua presenza alla consegna del Leone alla Carriera ad Ermanno Olmi. Intanto Claudia Mori ha fatto sapere che tutto il Clan «è dispiaciuto e rammaricato per quanto accaduto». Erano tre mesi che uno staff altamente specializzato lavorava al restauro della pellicola, un po’ danneggiata dal tempo e, soprattutto, bisognosa di alcuni aggiustamenti tecnici. Yuppi Du è il film forse più famoso tra quanti ha girato Celentano nella sua lunga carriera. Molto intuitivo e in anticipo sui tempi, si occupava con lo spirito naif e geniale del Molleggiato di temi quali le morti bianche, la disgregazione della famiglia e la difficile situazione dei figli. Presentato al Festival di Cannes, dove stava per vincere la Palma d’oro per il miglior esordio, è rimasto di proprietà del Clan ed è stato trasmesso in tv soltanto un paio di volte. Oltre alla proiezione alla Mostra, era previsto il suo arrivo nei negozi in formato dvd e si stava trattando per il suo arrivo nei cinema italiani.
Sulle intemperanze del ragazzo della Via Gluck e sui suoi forfait, ricordiamo solo due tra i tanti casi. Quello del 1997 quando era alla prese con un programma Rai, Il conduttore, con Ambra Angiolini e Mara Venier che lo portò dopo alcuni slittamenti e incomprensioni fino al tribunale di Milano per ordinare alla Rai il rispetto degli impegni assunti con il contratto sottoscritto il 29 ottobre 1996. E infine, il caso più recente di RockPolitik (2005).
08/08/2008 – Il Giornale