Celentano, Grillo e Cannavaro mondiale la fabbrica del falso prepara il Natale
Samir, il bancarellaro maghrebino adottato dai soci napoletani spiega: “la merce che costa 1 euro non si cambia. Se il dvd o il cd musicale che hai comprato dovesse uscire ‘vuoto’, pazienza. Te lo tieni lo stesso, tanto hai speso soltanto 1 euro. “I prodotti di 2 euro, le ultime uscite insomma, quelli sì. Te li posso cambiare”. Loro sono dappertutto, agli angoli delle strade principali del centro al reticoli di vicoli a ridosso della città antica. Con buona pace dei controlli, che seppur intensificati in quest’ultimo periodo, non riescono a bloccare una delle attività più fiorenti del mercato dell’illecito.
Benvenuti nella capitale della contraffazione per eccellenza, a Napoli, dove la bancarella dei falsi apre i suoi tavolini di legno alle 8 del mattino e li ripone alle 14. Tutti i giorni tranne il martedì: per i commercianti del quartiere Ferrovia, della Duchesca e della Maddalena quello è giorno di riposo. E lì si trova di tutto. L’importante è non chiedersi come sono arrivati i volumi dell’Enciclopedia Treccani piuttosto che i software del Mac. Ed è sempre lì che si possono fare, con un po’ di fortuna, buoni affari, soprattutto a poche settimane dal Natale. Si va dal pezzo raro masterizzato, al primo un cd “in esclusiva” che ancora non è arrivato nei negozi. E le pensano tutte: mentre le multinazionali mandano nei negozi le loro “Platinum Collection” o i classici in vendita a prezzi scontati, i cd in “smile price”, i bancarellai masterizzano compilation di artisti italiani e stranieri, da Claudio Baglioni ai Police. Dalla bachata latino-americana alla deep-house. Ma nella hit parade dei titoli più ricercati svettano le fiction e la satira.
Già introvabili i dvd che ripropongono le puntate più belle degli sceneggiati trasmessi recentemente dalla Rai, “Assunta Spina” e “Capri”. Altrettanto gettonato è il dvd che raccoglie i quaranta minuti di duetto a “Rockpolitik” fra Adriano Celentano e Roberto Benigni. Quella storica puntata trasmessa da Rai Uno balzò in testa all’Auditel, gli ambulanti se ne accorsero subito e via con la stampa di migliaia di copie falsificate. Se sei fortunato la puoi ancora recuperare nel mercatino dei vicoli, a differenza del doppio dvd-live di Pino Daniele: nell’estate del 2004 il cantautore suonò per il “Cornetto Free Music Festival” in piazza Plebiscito. La sua etichetta non ha mai distribuito per il mercato ufficiale il racconto visivo di quell’evento ma i “pezzottari” sì. Chi è riuscito a comprarla allora – verrebbe da dire – è in possesso di materiale da collezionisti.
Tra i più ricercati in classifica c’è pure il dvd del tour teatrale di Beppe Grillo. L’artista genovese è assente da molti anni dal piccolo schermo ma suo malgrado ci finisce lo stesso per via dell’abilità degli ambulanti. Non sono da meno i film che hanno già incassato al botteghino, per i quali i commercianti propongono offerte compri 1 paghi 4 euro, compri 3 paghi 10 euro. I titoli: “Il codice Da Vinci” dal romanzo di Dan Brown, “Il caimano” di Nanni Moretti, “Water” di Deepa Metha, “The Black Dahlia” di Brian De Palma e “Il diavolo veste Prada” di David Frankel, contenuti extra inclusi. Che si contendono i gusti dei clienti con i classici del Novecento: dalla commedia all’italiana, “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, alla fantascienza, “Blade Runner” di Ridley Scott. Il melò? C’è eccome: trionfano “Kramer contro Kramer” e “Il paziente inglese”.
Per i nostalgici del calcio, incuranti di intercettazioni e arbitrati, il Pallone d’Oro assegnato a Paolo Cannavaro è stata un’autentica benedizione. Sono rispuntati all’improvviso i tre volumi che riepilogano il film dei mondiali 2006, “Italia campione”. Ci sono i goal di Gilardino e Iaquinta, il rigore di Totti all’Australia, il 2-0 nel sette di Del Piero nei supplementari contro la Germania, l’ormai celebre testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi e il capitano partenopeo che tra i coriandoli bianchi alza la Coppa del Mondo nel cielo di Berlino.
Nel mercato illegale non mancano le sorprese-pacco: qualcuno gioisce perché finalmente è riuscito ad accaparrarsi l’album di Bjork “Drawing Restraint 9”, le musiche per un’installazione del marito Matthew Barney. Dopo aver infilato il cd nel lettore, però, scopri che dentro c’è un disco di canzoni latine. Ma hai speso soltanto 1 euro, non ti puoi lamentare con nessuno. O come quelli che compravano “Tu sei lento … io sono rock”: pensavano di trovarvi la raccolta delle esibizioni dal vivo fra Celentano e i suoi ospiti in studio (Ligabue, Eurythmics, Franco Battiato, Negramaro). E invece c’erano solamente le versioni classiche di “Prisencolinensinainciusol” e “Il tuo bacio è come un rock”.
Discorso a sé merita il capitolo criminalità. C’è di tutto: scomparso Mario Merola, i falsari sono stati sommersi dalle richieste dei cosiddetti b-movie girati negli anni Settanta e Ottanta. Adesso sono disponibili “Da Corleone a Brooklyn” di Umberto Lenzi e “I contrabbandieri di Santa Lucia” di Alfonso Brescia, grandi prove dell’interprete napoletano. Se scavi bene, poi, puoi anche meravigliarti d’aver trovato il dvd “Raffaele Cutolo – la storia della camorra”. Non ci sono rivelazioni inedite, ma una lunghissima puntata del programma di Carlo Lucarelli “Blunotte”, registrata a casa e masterizzata. Sono montati i retroscena dei processi e delle interviste al “professore della camorra” vesuviana realizzate, fra gli altri, dal giornalista Giuseppe Marrazzo, autore del libro “Il camorrista – vita segreta di don Raffaele Cutolo”, edito da Pironti nel 1984. Due anni dopo, il volume ispirò Giuseppe Tornatore, che firmò la regia dell’omonimo film. Quel lungometraggio – assieme al remake di “Scarface” con Al Pacino – è tra i bestseller delle bancarelle.
Ma l’ultima novità è proprio “‘O Sistema”, inchiesta in formato libro+dvd a cura di Matteo Scanni e Ruben H. Oliva. La contraffazione ricicla se stessa, si “autopezzotta” e si mette in svendita a soli 2 euro. “‘O sistema” è nel reparto ultime uscite. Se il dvd non dovesse funzionare, Samir ve lo può cambiare con tanto di auguri di buon Natale.
di Gianni Valentino
30/11/2006 – La Repubblica