Celentano: i rapper “vicini alla mia follia”
di Ilaria Polleschi
MILANO (Reuters) – Dopo che la Rete l’ha di recente consacrato come uno dei padri del rap, Adriano Celentano si lascia tentare dal mercato americano, soprattutto ora che ha Barack Obama come presidente, e spiega di vedere i rapper molto vicini alla sua “libera follia”.
A quasi 40 anni dal lancio del suo ‘maccheronico’ “Prinsencolinesnsineciusol”, grazie al blog Usa Boingboing la canzone nonsense del Molleggiato è arrivata oltreoceano, conquistando centinaia di commenti entusiasti e venendo osannata dal pubblico come antesignana dell’hip hop e della musica rap.
“Io mi sto convincendo”, spiega Celentano in una intervista via email con Reuters, raccontando di essersi accorto, quando la stava componendo, di stare “scrivendo e cantando qualcosa di molto strano, che mi piaceva moltissimo”.
“Era una ‘non’ lingua che mi apparteneva”, svela. “Apparentemente senza senso, ma che per me invece ‘un’ senso lo ha sempre avuto. Infatti mentre la canto il mio viso e il mio corpo descrivono delle emozioni”.
Una canzone che ha un suo senso ancora oggi, secondo il Molleggiato. “Tutti sembrano esprimere concetti positivi, non è detto però… se leggi nel profondo delle parole, spesso ti accorgi che può esserci la fregatura”.
“Prisencolin… è estranea a fregature perché la sua diversità è dichiarata”, aggiunge, anche se “l’occasione di poter dire qualcosa di interessante e intelligente in musica, la trovo ovviamente positiva”.
Così, “piacevolmente sorpreso da questo nuovo interesse spontaneo” nato dalla Rete, Celentano non esclude di poter collaborare, chissà mai in futuro, con qualche rapper Usa.
“Non sarebbe male… potrebbe essere un’idea … perché no”, sottolinea. “I rapper in generale li trovo molto vicini alla mia libera follia”.
Allora è tentato dal mercato americano? “Certo che mi tenta… soprattutto oggi che ha un Presidente come Barak Obama”.
24/12/2009 – Reuters.com