ACfans

Celentano: ‘Laurea? No grazie, sono il Re degli ignoranti’

La lettera di Celentano all'Università degli Studi di Foggia

di Giorgiana Cristalli

ROMA – È l’artista italiano più imprevedibile, irriverente e amato dal pubblico. L’ennesima conferma giunge dall’attesa e dalle polemiche che stanno precedendo la sua partecipazione alla 62ma edizione del Festival di Sanremo. Qualunque cosa Adriano Celentano faccia o dica è destinata a non passare inosservata. Merito anche di quella semplicità che gli permette di parlare ai potenti e ai comuni mortali senza variazione di registro: non poco per uno che si è sempre proclamato il “Re degli Ignoranti”. Una prova di quanto Celentano tenga a questo titolo l’hanno scovata i redattori di Viveur.it, il portale degli eventi e del tempo libero che pubblicherà giovedi 9 febbraio una lettera del Molleggiato che l’ANSA anticipa in esclusiva: si tratta di una comunicazione autografa con cui Celentano declina la laurea honoris causa, con una precisa motovazione: “Sono e resto sempre il Re degli Ignoranti”.

È il 2006. Franca Pinto Minerva, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Foggia, e Orazio Ciliberti, allora sindaco di Foggia, intendono conferire ad Adriano Celentano – rispettivamente – una laurea honoris causa in Lettere e Filosofia e la cittadinanza onoraria per meriti artistici. La professoressa Pinto Minerva riconosceva a Celentano “il ruolo di pioniere nella sperimentazione di nuovi linguaggi (…) e un’insuperata capacità nel saper trasmettere emozioni e messaggi destinati a penetrare sia la sfera intima che il vissuto collettivo del suo vasto pubblico (…) questo ha fatto sì che il suo personaggio sia diventato un punto di riferimento per una moderna identità di artista”.

Dal Comune di Foggia, invece, si riteneva che Celentano fosse “già residente nel cuore dei foggiani per le origini dei suoi genitori e per la sensibilità artistica con cui ha proposto la nostra inflessione linguistica in alcuni fortunati episodi della sua produzione musicale (…) Adriano Celentano è un ‘figlio straniero’ da accogliere a braccia aperte”.

E come ha reagito Celentano? Altri, al posto suo, si sarebbero catapultati a Foggia per intascare una laurea e un po’ di esposizione mediatica. Lui no. Imprevedibile e spiazzante come sempre, ha rifiutato.Come scrive nella risposta a Università e Comune, l’artista che ha trascorso un po’ della sua giovinezza a Foggia (città che ha dato i natali ai suoi genitori) ringrazia tutti “per l’idea coraggiosa (…) di conferirmi questo importante titolo accademico ma, con un pizzico di presuntuoso dispiacere, non posso accoglierla perché sarei costretto a migliorare e non voglio prendermi troppo sul serio. Sono e resto sempre il Re degli Ignoranti”. Una forma di coerenza e una fedeltà al proprio personaggio che spiegano decenni di successo, la fedeltà del pubblico e la differenza che passa tra un semplice artista e un personaggio.

08/02/2012 – Ansa

Exit mobile version