Celentano pronto a scendere in politica
Il Molleggiato è tornato e le “sue” telefonate stanno diventando sempre più frequenti. L’Adriano nazionale aveva telefonato per festeggiare il risultato dei referendum, per i quali si era esposto nelle ultime settimane con una serie di altre telefonate alza audience ad Annozero. Lo Speciale Elezioni di Mentana, futuro compagno di rete di Michele Santoro, era l’occasione giusta per incassare il riconoscimento. “Tu sei il vincitore di questi referendum” gli ha spianato il piedistallo Mentana. “Qual è il quesìto per il quale hai votato con più convinzione?”. “Certamente il nucleare, perché dopo quello che è successo a Fukushima”. “Quando farai una trasmissione per raccontare queste cose”, ci ha subito provato Mentana. “Ma io sono uno dei cancellati dal dittatore generale della Rai”, ha ricordato Celentano. Per Mentana era una palla da spingere in rete: “Qui siamo pronti se vuoi, La7 è diventata una terra d’asilo…”. Insomma, un minuetto. “Ma voi siete già sulla buona strada. Io sono contento se viene Santoro a rafforzare la bomba che avete creato con Lerner, la Gruber e te, naturalmente. Però ho letto che pensi che se venisse De Benedetti sareste meno liberi” ha sterzato Celentano: “Non credo che con Rcs sareste liberi come con De Benedetti. Loro hanno le banche, tanti poteri… De Benedetti non ha nulla da difendere se non l’Espresso e Repubblica”. Mentana sembrava sorpreso della tirata anti Corriere di Celentano. Del resto, il giornale di via Solferino non gli aveva pubblicato con risalto diversi testi ecologisti, compresa una lunga intervista a Beppe Grillo? Così il direttore del Tg La7 si ritraeva, precisando il suo pensiero sui possibili nuovi soci: “Io li ho messi sullo stesso piano… Ho detto che stiamo bene così, perché in tutto questo tempo il mio editore non mi ha mai detto nulla…”. In studio, Giovanni Valentini, editorialista di Repubblica non poteva che sottoscrivere Celentano. Poi pubblicità e il tg con Mentana sulla tolda che ritrasmetteva parte della telefonata, non quella sui potenziali soci. La serata proseguiva con Otto e mezzo di Lilli Gruber. Ospite, come in tanti recenti lunedì, Eugenio Scalfari. Il dubbio è insistente è che il Molleggiato voglia davvero scendere in politica, del resto Beppe Grillo, un suo collega, seppur meno illustre, l’ha fatto ottenendo larghi consensi.
14/06/2011 – laprimapagina.it