Il Molleggiato: ”Con tutta la stima che nutro per Napolitano, credo che il premier sia stato costretto ad agire in modo così fermo e coraggioso”
Roma, 7 feb. (Adnkronos) – Sul caso Englaro Adriano Celentano è d’accordo con l’iniziativa del governo. A renderlo noto è lo stesso ‘Molleggiato’ che interviene nel dibattito al centro dello scontro istituzionale tra governo e Quirinale con una nota in cui si schiera con l’esecutivo pur esprimendo la sua stima per il presidente della Repubblica.
“Con tutta la stima che nutro per Giorgio Napolitano e la consapevolezza del dramma che stanno vivendo i genitori di Eluana – dice Celentano – credo che Berlusconi sia stato costretto ad agire in modo così fermo e coraggioso e io al suo posto avrei fatto la stessa cosa. La sua coscienza di credente lo costringe, finché gli sarà possibile, a usare i suoi poteri per non essere coinvolto in quello che pare ormai essere diventato un ‘omicidio di Stato’. Il gesto di Berlusconi mette in evidenza il valore assoluto della vita che va difesa sin dalla sua prima scintilla fino a quella del suo spegnimento naturale”, conclude Celentano.
Piuttosto che una “semplice ritrattazione” non sarebbe piu’ facile lasciare al vescovo negazionista Richard Williamson “le sue idee e ridargli la scomunica”? Se lo chiede poi Celentano. Il ‘Molleggiato’ si chiede anche infatti se basterebbe “agli ebrei e alla Merkel la semplice ritrattazione di un pensiero malvagio, che non nasce certo da un ‘boutade’ improvvisa, bensi’ da un distorsione radicata nel tempo”. “Un interrogativo che probabilmente rimarra’ senza risposta e quel che e’ piu’ grave, senza una presa di posizione ‘inequivocabile'”, dice Celentano.
07/02/2009 – Adnkronos