Celentano: «Torno in tv… ma da cartone animato»
Portofino – Fascinoso oltre misura, con tanti saluti ai suoi 77 anni. Divertente, con una battuta agli amici che lamentano l’invasione di stampa e fotografi: «Se uno vuole la privacy, non viene a Portofino…». E molto disponibile, una foto via l’altra con pacche sulle spalle a chi lo saluta. Riservando un abbraccio caloroso a Piersilvio Berlusconi, che si avvicina per salutarlo in Calata. In sintesi: Adriano Celentano. Ieri di nuovo in Piazzetta, nel pomeriggio uggioso e freddino, per mantenere la promessa di fare un salto alla “Taverna del Marinaio” chiusa per l’occasione. E con i successi del Molleggiato a far da sottofondo alla pausa caffè dell’artista e del gruppo di amici e parenti, arrivati con lui dall’Imperiale di Santa Margherita. Compresi i consuoceri di Rosita, splendida cinquantenne che aveva annunciato a Vanity Fair di volersi sposare? Non è dato sapere. Certo, invece, che il cantante – con l’inseparabile Claudia Mori – s’è regalato «tre giorni di vacanza» a Portofino in una pausa del «cartoon quasi ultimato». E che «dopo cinque anni di lavoro, si dovrebbe vedere in tivù l’anno prossimo». Su Mediaset, secondo indiscrezioni romane certissime.
Superata insomma la querelle con Sky – finita tre anni fa a colpi di botta e risposta via Ansa sui tempi di realizzazione dell’opera monumentale iniziata nel 2009 per Murdoch, che non ne vedeva la fine e col Clan che minacciava la rescissione del contratto – ormai ci siamo. Con Mediaset che s’era già accaparrata l’esclusiva di Celentano all’Arena di Verona. Ora non soltanto “Adrian”, disegnato da Milo Manara, con le musiche di Nicola Piovani e i testi di Vincenzo Cerami, è in via di «ultimazione». Ma sta per arrivare in televisione. Di che si tratta? «Ma come, non lo sa?» scherza Celentano sorseggiando un caffè, senza però assaggiare i cantucci preparati dall’Emanuela. E spiega: «Sarà un cartoon realistico dei problemi che ci sono oggi. Secondo il mio stile, certo». Tanto per restare in tema «problemi», dove va questa Italia? «E chi lo sa?» sbotta lui. Aggiungendo serio: «Non è facile, dirlo oggi. Bisogna pregare. Pregare tanto». Renzi? «Uno giusto, per essere decisivo nelle cose importanti. Non ha un compito facile, dipende sempre da lui». Manco il tempo di finire del tutto la risposta che si materializza una delle due guardie del corpo rimaste a presidiare l’ingresso della “Taverna”. Non bastasse il bodyguard, protesta pure uno della compagnia: «Maddai, su, non ci vediamo da dieci anni. E dovevamo parlare di cose personali. Almeno un po’ di privacy». Col Molleggiato che impedisce la cacciata dell’intrusa e se la ride rintuzzando divertito: «Se uno vuole la privacy, non viene a Portofino…». Grandioso.
Ecco, appunto, Portofino. Vuol mica comprarci casa? E Bordighera? «Portofino è più caratteristica di Bordighera» dice Adriano Celentano, prima che la scorta si avvicini con fare non proprio amichevole. Scusi, ma perché la scorta, se la amano tutti? Proprio indispensabile? Breve pausa, prima di spiegare candidamente: «Vede, il fatto è che partiamo sempre in tre – altra pausa – E poi arriviamo sempre in quattrocento. Loro mi fanno un po’ da scudo». In effetti, appena usciti dalla “Taverna del Marinaio”, per quattro passi in Calata, tra turisti, titolari di locali e fan, l’Adriano quasi scompare avvolto dall’affetto. Compreso quello di Piersilvio, seduto insieme a Silvia Toffanin al “Jolly”. Berlusconi jr. si alza per andare a salutare il Molleggiato, ripagato da un abbraccio caloroso dello showman. Attorno a loro, le rispettive guardie del corpo alle prese con fotografi e gente “normale” che s’affolla sempre più. Buona la prima. La stagione è davvero cominciata.
Patrizia Albanese
05/04/2015 – Il Secolo XIX