OMA – Dario Fo si schiera dalla parte di Adriano Celentano nella polemica sul Vaticano. Celentano «è stato giustiziato, in piazza come si voleva, lì nel teatro, davanti a milioni di testimoni sbigottiti – ha detto il premio Nobel – Hanno agito le truppe d’attacco, quelli che lo hanno fischiato, insultato perché così prescriveva il copione degli ipocriti. Fosse stato più scaltro, avrebbe aggredito quei temi in modo più lineare».
«Tribù di ipocriti». «E con questo – dice fo in un’intervista all’Unità – credo che Celentano sia fuori per sempre, dalla Rai e non solo, data questa Italia. La tribù degli ipocriti può ritenere legittimamente di aver eliminato Adriano, una medaglia secondo loro, da appendere al petto in questi mesi di fine stagione, la volevano prima di uscire di scena e l’hanno avuta».
«Celentano animo buono». «Non c’era tra i presenti alla gran serata televisiva nessuno che avesse in sè la grazia di un animo buono, nessuno come Adriano. Non c’era aggressività in lui, non c’era ruffianeria, non c’era calcolo – aggiunge – Ha avvicinato temi mostruosi da versanti molto difficili. Conta come diceva e ciò che aveva in cuore era sofferenza vera e testimonianza di pace». «Non ha detto una parola sui meccanismi bancari che rendono il Vaticano una potenza inattaccabile, sullo Ior, sul modo in cui la Chiesa ha taciuto per decenni si quel che faceva un a parte del clero ai bambini – continua Dario Fo – È stato molto generoso a non parlare di questo». «La tribù degli ipocriti – prosegue il premio Nobel – lo ha venduto anche quando non era sul palco. Lo detestano per la sua capacità di non essere ricattabile, quindi libero, non lo vogliono sul palco di Sanremo, lo odiano per quel che ha detto del regime berlusconiano ma quando non c’è fanno in modo che la sua assenza appaia un incidente transitorio. Continuavano a ripetere che forse arrivava, forse sarebbe arrivato, tanto per tener su l’audience».
Contestato anche Morandi. Anche Morandi, secondo Fo, «lo hanno crocefisso assieme ad Adriano. Hanno picchiato duro, hanno bombardato il muro di affetti che ha sempre protetto sia Morandi che Celentano. Quei fischi, quelle contestazioni sono magnificamente accordate sulle parole con cui la direttrice generale della Rai ha intimato ad Adriano di badare a quello che avrebbe detto e fatto, come fosse un delinquente. Ma pensa un po’ da che pulpito…».
20/02/2012 – ilgazzettino.it