Del Noce: “Pronto ad autosospendermi”
Il problema sono gli ospiti: annunciati Luttazzi, Biagi e Santoro
“Ho incontrato Adriano, mi ha chiesto ‘Ti va bene Bush’?…”
ROMA – Le ultime battute, lo scorso giugno, coda di una polemica che si consumava da mesi. Poi, una tregua. Adesso, fra Rai e Celentano si addensano nuove nubi, a pochi giorni dal debutto (il 20 ottobre) del nuovo, atteso show del Molleggiato, Rockpolitik. Il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, si dice pronto ad autospendersi dal proprio ruolo “perché viene a mancare, per quella trasmissione, il diritto-dovere di controllo editoriale della Rete”.
La questione, già sollevata da Del Noce giorni fa, riguarda i contenuti del programma, e soprattutto gli ospiti. E quella clausola del contratto che garantisce all’artista (e solo a questo artista) autonomia totale. Il problema è che fra i nomi in circolazione ci sono anche Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Enzo Biagi (per la prima puntata, quella dedicata alla libertà d’espressione), quindi RaiUno e il suo direttore rischiano di passare dei brutti momenti.
Del Noce sottopone il problema del controllo editoriale ai vertici di viale Mazzini, a cominciare dal direttore generale, Alfredo Meocci, e dal consiglio d’amministrazione. “Si potrebbe anche togliere il marchietto ‘Rai’ durante la messa in onda di Rockpolitik visto che l’azienda non può esercitare il controllo editoriale che – precisa Del Noce – è ben diverso dal fare censura”. Parla all’indomani di un incontro con il Molleggiato, negli Icet Studios di Brugherio che ospitano lo show. Incontro che Del Noce definisce “umanamente molto positivo, quasi affettuoso”.
Il problema, insiste, sono i contenuti del programma. “Restiamo su binari paralleli, c’è poca comprensione, se non incomprensione. Alle mie domande sugli ospiti, Celentano ha opposto i suoi silenzi. Alla fine, la parte ‘rock’ del programma mi è molto chiara, e non mi preoccupa granché, ma sulla parte ‘politik’ non ho capito niente”.
Il direttore di RaiUno si dice “per niente d’accordo con la totale autonomia editoriale accordata a Celentano” e sottolinea che “il servizio pubblico si deve porre il problema di un simile trattamento, concesso solo a questo artista”. Del Noce si riferisce alle dichiarazioni, fatte lo scorso 24 settembre, dallo stesso Meocci, durante il Prix Italia. Il direttore generale Rai aveva dato pubblicamente carta bianca a Celentano: “L’importante – aveva detto – è che decida senza farsi strumentalizzare da nessuno. L’ho incontrato e gli ho detto: sei un grande artista, puoi dire quello che vuoi. Ovviamente, restando nei limiti di legge. Un grande artista si esprime liberamente, e Celentano è capace di dare emozioni forti. Lo ho incontrato a casa sua, che assomigliava un po’ ad una favola: volete bloccare una favola?”.
E Del Noce, che già all’epoca aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti della norma contrattuale che svincola il Molleggiato dal controllo editoriale su testi e ospiti del programma, ribadisce: “Nessuno all’interno o all’esterno dell’azienda si è posto il problema: sembra che la cosa vada bene a tutti. Io chiarisco la mia posizione perché non voglio che qualcuno dica che non l’avevo detto”.
Quanto agli ospiti, “Adriano mi ha chiesto se Bush mi andrebbe bene, io gli ho detto di sì. Ma non c’è un nome che mi va bene, perché mi sembrano tutti schierati dalla stessa parte. Celentano dice che del riequilibrio in trasmissione si occuperà lui, ma non è accettabile. Il tema della libertà d’espressione si può affrontare in tanti modi, ma è chiaro che, invitando solo certi personaggi, la trasmissione prenderà una piega precisa e di parte”.
I nomi di Luttazzi, Santoro e Biagi fanno parte di una lunga (e all’apparenza, almeno a tratti, fantasiosa) lista di possibili ospiti dello show, che comprenderebbe Madonna e Eros Ramazzotti, Silvio Berlusconi e Romano Prodi, Vasco Rossi e il subcomandante Marcos. Finora, sarebbero confermati Ligabue per la prima puntata e Roberto Benigni per la seconda. Saltata invece l’ipotesi Beppe Grillo perché – come ha spiegato lo stesso comico genovese – ci sono problemi legali con la Rai.
11/10/05 – La Repubblica