Roma, 10 ott. – ”Sto pensando di autosospendermi dall’esercizio dei miei poteri e doveri editoriali per quanto riguarda la trasmissione di Adriano Celentano”. L’annuncio è di Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno, a proposito dello show ‘Rockpolitik’ che il ‘Molleggiato’ condurrà dal 20 ottobre prossimo in prima serata. ”Nei prossimi giorni – spiega Del Noce – scriverò al Cda e al direttore generale. Per quanto mi riguarda, nelle ore in cui andrà in onda ‘Rockpolitik’ potrebbero anche togliere il marchio di Raiuno perché, nonostante ieri abbia incontrato Celentano, visitato lo studio e cenato con lui, quello che vorrei sapere non lo so e quello che so non mi interessa”. Ieri, infatti, Del Noce si è recato agli Icet Studios di Brugherio dove ha avuto un incontro con Celentano ”umanamente molto positivo, quasi affettuoso”. ”Ma sui contenuti – aggiunge amaro il direttore di Raiuno – restiamo su binari paralleli, c’è poca comprensione se non incomprensione. A tutte le mie domande sugli ospiti, Celentano ha opposto i suoi famosi silenzi. Direi che una sfinge tradisce più emozione di lui. Tanto che alla fine della giornata, la parte rock del programma mi è molto chiara, ma non mi preoccupa granché, ma sulla parte ‘politik’ non ho capito niente”.
”Adriano – prosegue Del Noce – dice che la trasmissione vuole unire e non dividere. Ma io so che nel suo linguaggio questo vuol dire che nessuno deve capire bene cosa ha voluto dire e ciascuno lo interpreta a modo suo”. Ma non solo. Il direttore della rete ammiraglia Rai, infatti, si dice ”non d’accordo con la totale autonomia editoriale accordata a Celentano e penso che il servizio pubblico si debba porre il problema di un simile trattamento, concesso solo a questo artista. Meocci nei giorni scorsi ha ribadito che Celentano ha carta bianca. Allora mi chiedo: chi eserciterà il controllo editoriale su questa trasmissione?”. Del Noce sottolinea inoltre che ”il controllo editoriale è cosa ben diversa dalla censura”. E si dice sorpreso ”che nessuno all’interno o all’esterno dell’azienda si sia posto il problema: sembra che la cosa vada bene a tutti. Allora io chiarisco la mia posizione, perché non voglio che qualcuno mi dica che io non l’avevo detto”. Quanto agli ospiti, il direttore di Raiuno ammette di aver tentato di sapere dal ‘Molleggiato’ se rispondessero al vero le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi: ”Adriano mi ha chiesto se Bush mi andrebbe bene, io gli ho detto di sì. Ma in realtà – ha precisato – non c’è un nome tra quelli circolati che mi va bene perché mi sembrano tutti schierati dalla stessa parte”. Del Noce si riferisce in particolare all’ipotesi circolata di una puntata, probabilmente la prima, dedicata alla libertà di espressione, con ospiti Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi.
”Adriano dice che del riequilibrio in trasmissione si occupera’ lui – spiega ancora Del Noce – ma questo non è assolutamente accettabile. Il tema della libertà di espressione si può affrontare in tanti modi, ma è chiaro che, invitando solo certi personaggi, la trasmissione prenderà una piega precisa e di parte”. Sul piano artistico, invece, Del Noce riconosce che la sua sensazione è che ”sarà un grande spettacolo: lo studio è straordinario, le luci strepitose, il set sembra cinematografico e anche il cast musicale, per quanto ne so, è all’altezza”. Il dirigente Rai non svela gli artisti di cui è venuto a conoscenza, anche se alla domanda su Madonna e Ramazzotti oppone un ”potrebbero esserci, ma non è questo quello che mi preoccupa”.
Insomma, taglia corto Del Noce, ”Celentano ha una freccia molto mirata e molto grande al suo arco, ma dove vada a colpire questa freccia non lo so. Mi auguro che andando in onda Adriano tenga conto che non può usare Raiuno come una tribuna per abusi o per la propaganda. D’altronde nel contratto lui si è impegnato a rispettare le leggi vigenti”. La cosa ”paradossale – conclude Del Noce – è che potrei essere chiamato a rispondere di quello che andra’ in onda pur essendone stato tenuto completamente fuori”, ammettendo che le sue preoccupazioni sono accresciute dal fatto che ”ci troviamo alla vigilia della campagna elettorale e i nervi sono più scoperti per tutti. Perché eventuali sbandamenti non sarebbero facili da correggere, soprattutto se avvenuti in uno show come quello di Celentano”.
11/10/2005 – Adnkronos