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Estate’09: Vasco, Celentano e Arisa i più gettonati in spiaggia

Roma, 19 ago (Velino) – Nella prima estate senza “il tormentone” ognuno ha costruito la colonna sonora delle sue vacanze e così gli under 20 hanno rispolverato le mitiche hit degli anni Sessanta e Settanta, mentre in discoteca spopolano “Hey Romeo” e “La la Song”. Per anni è stato quasi impossibile scegliere una colonna sonora “personale” delle proprie vacanze. La causa erano i tormentoni estivi, che dilagavano nelle radio, suonavano negli altoparlanti dei lidi e imperversavano nelle discoteche. Quest’anno ognuno si è scelto i propri tormentoni da cantare sotto l’ombrellone o attorno ad un falò. D’altra parte il 75 per cento degli under 30 ammette che è impensabile un’estate senza una canzone da canticchiare in continuazione. Addirittura il 61 per cento dice di ricordare le diverse estati proprio in relazione alla canzone simbolo ad esse associate. Ecco allora che a spopolare sono sicuramente quelle più trasmesse (39 per cento), ma a condizione che siano orecchiabili (43 per cento), divertenti e soprattutto facili da cantare (46 per cento). Caratteristiche che si trovano soprattutto in quelle “in italiano”, ed ecco perché nella lista dei “tormentoni-personali” dominano alcuni classici degli anni Sessanta e Settanta: da Vasco a Battisti, per arrivare ai più “moderni” Tiziano Ferro e Arisa. E le grandi hit straniere? Quelle sono associate al ballo e alle serate in disco e in questo ambito a dominare sono “La la Song” di Bob Sinclair e “Hey Romeo”, la cover realizzata dal bagnino-Dj dell’Aquafan che ha ispirato il ballo-tormentone crunch dance, e che partendo dalla rete è oggi uno dei brani più suonati nei luoghi simbolo del divertimento estivo. Questo è quanto emerge da un’indagine promossa da Sounders Listening, l’osservatorio tecnologico di Sounders (www.sounders.it), che ha coinvolto 300 ragazzi italiani, maschi e femmine, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, intervistati nelle principali località di villeggiatura italiana.

Le canzoni tormentone? Per 7 su 10 sono i veri simboli dell’estate, più di cotte estive, viaggi e compagnie di amici. E in un’estate senza canzone simbolo 6 su 10 si creano il loro tormentone, attingendo al passato. Quali sono i simboli che i giovani associano maggiormente all’estate? A sorpresa più che “una cotta sbocciata sotto l’ombrellone” (53 per cento), un viaggio (57 per cento) o una particolare compagnia di amici (45 per cento), a simboleggiare un’intera estate per il 71 per cento è spesso una determinata canzone-tormentone. Basta accennare al motivo che li ha accompagnati per quella determinata estate perché tutti i ricordi legati a quella vacanza emergano con estrema facilità. Anzi come evidenzia il 61 per cento spesso quando si fa fatica a distinguere tra un’estate e l’altra, vengono in aiuto proprio le canzoni simbolo, più ancora che filmini e fotografie (43 per cento), souvenir (36 per cento), avvenimenti sportivi o di cronaca che sono accaduti proprio in quel periodo (24 per cento). Ma quali sono i meccanismi per cui una canzone diventa una vera e propria pietra miliare nei ricordi associati all’estate? Sicuramente la promozione delle radio gioca un ruolo importantissimo (come conferma il 39 per cento): ascoltare decine di volte al giorno un brano è sicuramente d’aiuto perché si fissi nella memoria e ci si trovi a canticchiarlo in ogni momento, ma anche la programmazione più serrata non è sufficiente. Perché una canzone possa diventare il simbolo di un’intera estate deve essere soprattutto facile da cantare (46 per cento), non a caso il primato dei tormentoni spetta a canzoni in italiano. Devono sicuramente essere orecchiabili, con parole e motivi facili da ricordare (43 per cento), divertenti (38 per cento) o comunque con temi in cui ci si possa riconoscere (36 per cento).

E cosa sta accadendo in questa estate 2009 dove non sembra che ci sia nessuna canzone che possa essere incoronata come “vero tormentone”? Che in questa estate 2009 manchi di fatto un unico e vero tormentone sono gli stessi intervistati a confermarlo: il 78 per cento dice che difficilmente questa vacanza potrà essere ricordata da un brano comune a tutti. A dominare, allora, in questi giorni sotto gli ombrelloni e, nei prossimi anni, nei ricordi, saranno dei “tormentoni personali”. Se il 16 per cento alla domanda quale la tua canzone tormentone di quest’estate ha risposto di non saperlo o addirittura “nessuna” (7 per cento), il 77 per cento ha risposto con una serie di brani diversi. In un’estate senza “il tormentone”, ciascuno si sceglie il suo: a dominare sono i classici italiani. E in discoteca spopolano “La la Song”, la Crunch Dance e i brani con “effetto nostalgia”. Insomma il tormentone dell’estate 2009 è “personale”, ma quali sono le canzoni e i brani piu’ “gettonati”? Di fatto per la prima volta si assiste ad una vera e propria divisione, in base al luogo e alla situazione: tra quelli da spiaggia, che vengono canticchiati sotto l’ombrellone e durante i falò, e quelli invece che si ballano in discoteca.

Ad animare le serate in discoteca si contendono il podio di tormentone estivo successi di questa stagione e brani di “ieri”, spinti dall’effetto nostalgia. Tra le due canzoni più gettonate nelle discoteche gli intervistati indicano “La la song” di Bob Sinclair (56 per cento), un artista abbonato ai tormentoni visto che nel 2005 e 2007 aveva firmato “Sound of freedom” e “Love Generation”. In seconda posizione si piazza “Hey Romeo2” (52 per cento), la cover creata dal bagnino-Dj dell’Aquafan, che e’ diventata un vero e proprio fenomeno sul web, e che ha ispirato la Crunch dance, il ballo energizzante dell’estate, ballatissimo in discoteca. Alle spalle di questi successi attuali nelle discoteche sembra essere scoppiato “l’effetto nostalgia” e così al terzo posto si piazzano i mitici Village People (46 per cento) con il loro successo “Ymca”, seguita da un’altra band storica come gli Abba (41 per cento) con “Mamma mia” e “Dancing queen”. Molto ballata anche Kelly Rowland (38 per cento) con “When love takes over”, ma al quinto posto arriva un’altra sorpresa vintage. Si tratta di Edoardo Vianello (35 per cento) che da quarant’anni firma la colonna sonora di ogni estate con i suoi cult: come “Abbronzantissima” e “Guarda come dondolo” divenuti veri e propri “brani riempi pista” nel corso degli anni. Se Pixie Lott con il brano “Mama do” (31 per cento) è sesta, la classifica prosegue con altre vecchie glorie come Gloria Gaynor (28 per cento), la regina della disco music Donna Summer (23 per cento) e i mitici Righeira di “Vamos a la Playa”. A chiudere la top ten un ex aequo d’altri tempi, Corona e Claudio Cecchetto con “Gioca jouer” (entrambe con il 16 per cento delle preferenze).

E per quanto riguarda le canzoni che invece devono essere “cantate”? L’effetto nostalgia non si è fatto sentire solo in discoteca e in questo caso il dominio dei classici è assoluto: la classifica dei dieci artisti più cantati vede in testa vecchie glorie e mostri sacri degli anni Sessanta e Settanta e così il preferito dei ragazzi, come lo era stato per i loro genitori un tempo, rimane Lucio Battisti (al primo posto per il 75 per cento), con canzoni come “Dieci ragazze”, seguito da Adriano Celentano (53 per cento) con successi come “Azzurro” e “24.000 baci. Naturalmente non mancano cantanti che sono un mito e riempiono gli stadi ancora oggi: non c’è falò senza Vasco (terzo posto per il 61 per cento), di cui si intonano “Vita spericolata” e “Alba chiara” che rappresenta l’ultima canzone da cantare insieme all’alba prima di tornare a casa e andare a dormire esausti. Quarto posto (58 per cento) per un artista contemporaneo che però al suo attivo ha già svariati “classici”, come Tiziano Ferro (49 per cento) con canzoni come “Rosso relativo” e “Sere nere”. “Sincerità”, la canzone che ha presentato a Sanremo vale ad Arisa (44 per cento) il quinto posto, tallonata dall’evergreen Gino Paoli (40 per cento) con i classici estivi da falò come “Sapore di sale” e il “Cielo in una stanza”. Settima piazza per Renato Zero, un artista che piace a varie generazioni. Ottavo invece per un altro classico estivo, Claudio Baglioni (39 per cento) che con “Questo piccolo grande amore” è stato e continua ad essere la colonna sonora di molti amori estivi. Al nono posto c’è un ex aequo fra De André e Guccini (32 per cento), mentre Max Pezzali chiude la classifica al decimo posto segnalato dal 27 per cento.

19/08/2009 – il Velino

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