Dal 6 aprile è in vendita il nuovo album “Forever, per sempre�
Presentazione ufficiale al Lotus di Milano
Vi è un qualcosa di definitivo nell’uscita di scena. Se una cattiva entrata può essere sempre riscattata con una permanenza convincente, solo un ritorno dal sapore glorioso è in grado di colorare la tela di un passato sbiadito perché troppo distante nel tempo. Gianni e Marcella Bella non sono mai usciti di scena, è vero, ma ben diciassette anni sono trascorsi dalla loro ultima apparizione (in coppia, si intende) al Festival di Sanremo. In quell’occasione il singolo era denominato “Verso l’ignoto�, forse parafrasi indagatrice sui gusti del pubblico. Quest’anno, invece, il Cavallo di Troia per conquistare le classifiche, presentato sul palco del Teatro Ariston, si intitola “Forever, per sempre�, come l’album omonimo. Promessa o minaccia? La sentenza non è affidata ai posteri bensì ai postumi, più che piacevoli, della presentazione nel rinomato locale di Milano Lotus.
In un elegante contesto, l’ideale per scoraggiare ogni forma di contestazione, i due artisti catanesi hanno contemporaneamente tenuto e sbancato il banco snocciolando, con un inaspettato e strutturato ‘live’, una ad una le canzoni della nuova uscita discografica, evidenziando pregevoli, mai sopite doti canore, riscuotendo consensi dinanzi ad un nutrito ed eterogeneo pubblico: deliziose fotomodelle dai visi paciosi e gambe di fenicottero, cariatidi decise a far mutare idea al tempo fuggitivo con argomenti al silicone, giornalisti, manager, politici.
Proprio la diatriba, dal vago sapore politico, innescatasi al Festival di Sanremo tra i fratelli Bella e la Giuria di Qualità , sembra quasi costituire lo sfondo di “Vendetta, tremenda vendetta�, prima canzone presentata e brano di apertura dell’album. Un mid-tempo in salsa pop-rock, dall’incedere dinamico e dal testo ironicamente minaccioso che non fa nulla per dissimulare l’intento di una resa dei conti, proposta però in chiave sentimentale.
“La nostra mai celata appartenenza politica – spiega Marcella Bella – credo ci abbia fatti partire svantaggiati al Festival, ma intendiamo rifarci con quest’album, il primo in cui Gianni ed io cantiamo per intero in coppiaâ€?.
“Il sentimento, la capacità di suscitare emozioni analizzando le vivide pulsioni di una storia d’amore – continua Gianni Bella – sono il concept su cui Mogol ed io abbiamo lavorato per ben quattro anni, preparando canzoni dalla fresca immediatezza che calzassero a pennello con le capacità vocali mie e di Marcellaâ€?.
Il pennello intende tracciare linee semplici ma è guidato da mano esperta. Fatta eccezione per il sofferto pezzo sanremese che dà il titolo all’album, i brani si susseguono in un impasto omogeneo che tende a rimarcare le doti individuali dei due interpreti, tratto distintivo di un modo di fare musica che ne ha accompagnato le singole carriere per oltre trent’anni. Si passa dalla rivisitazione in chiave più femminile e meno molleggiata del pezzo di Celentano “Apri il cuore�, al gradevole swing de “Il vino nel cuore�, una bucolica indagine all’interno dell’enoteca del sentimento, non scordando la forza propulsiva del duetto, utile per mettere in luce le differenti, complementari estensioni vocali dei due cantanti, come ben è rimarcato da “Sono stato un ingrato�. La sognante dedica di “Nuvola bionda� si pone come adeguato contraltare per le sonorità spagnoleggianti di “Confessa� e per la docile malinconia dell’interpretazione di Gianni in “Neanche un giorno di più�, un pentimento amoroso in piena regola.
I delicati arpeggi di “Avere te è un lusso� ci rimandano inconsciamente alla situazione economica del Paese, e la mia non intende essere facile ironia spicciola. Mi spiego. Nonostante le orecchiabili ed efficaci melodie, da sempre marchio di fabbrica delle intuizioni di Gianni Bella (senza dubbio artefice anche del successo della sorella, di cui ha sempre musicato i brani), il punto debole di quest’uscita discografica è da ricercare nelle parole delle canzoni, che mostrano un (gran) Mogol questa volta meno brillante nel guidare quel plotone di giovani marmotte degli ascoltatori nei profumati territori del tormento d’amore, e si rivelano, in determinati frangenti, ridicolmente scontate. E’ chiaro, il sicuro approdo dell’ ‘easy listening style’ impone testi immediati dal soave impatto emotivo, ma perché accontentarsi, per l’appunto, di un solo porto sicuro quando è possibile veleggiare in quell’ “acqua azzurra, acqua chiara� che aveva permesso a suo tempo ad un tal Lucio Battisti di trovare un ascoltatore in ogni porto?
Ben inteso, la mia è solo volontà di trovare il pelo in un opulento uovo pasquale discografico che, probabilmente, farà breccia tra i fans della celebre coppia siciliana. L’esibizione al Lotus conferma infatti un positivo riscontro che, per parafrasare l’ammiccante dominio negli anni ‘70 e ‘80 di Marcella Bella, era già “Nell’aria� senza bisogno di andarlo a scovare rievocando “Montagne verdi�.
Un album pop-melodico realizzato con la collaborazione di Adriano Pennino, Danilo Madonia, Fio Zanotti, Jeoff Wesley, Lorenzo Sebastiani, Maurizio Parafioriti e Samuele Dessì, in linea con la tradizione della canzone italiana che vede nelle carriere di Celentano e della famiglia Bella tre fulgidi, immortali esempi.
Lo confermo, l’uscita, l’allontanamento sono le cose più definitive di un uomo, rimediabili solo con ritorno gradito, prezioso quanto un diamante, per coloro che attendono sull’uscio. Un diamante, come si dice, è per sempre.
Gianni e Marcella Bella: “Forever, per sempre� (Cd, 2007, Nuova Gente/Universal)
Tracklist:
1. “Vendetta tremenda vendetta� (duetto) di Mogol/G. Bella
2. “Forever, per sempre� (duetto) di Mogol/G. Bella
3. “Avere te è un lusso� (duetto) di Mogol/G. Bella
4. “Neanche un giorno di più� (Gianni Bella) di Mogol/G. Bella
5. “Apri il cuore� (Marcella) di Mogol/G. Bella (cover)
6. “Sono stato ingrato� (duetto) di Mogol/G. Bella
7. “Una grande passione� (Marcella) di Mogol/G. Bella
8. “Nuvola bionda� (Gianni Bella) di Mogol/G. Bella
9. “Il vino nel cuore� (duetto) di Mogol/G. Bella
10. “Confessa� (Marcella) di Mogol/G. Bella (cover)
11. “Nuova gente� (Gianni Bella) di Mogol/G.Bella (unplugged)
Per informazioni: www.marcellabella.com
di Gabriele Gambini
19/04/2007 – la Voce d’Italia (il primo quotidiano indipendente online)