Grandi navi, guerra sui numeri. E la protesta arruola nuovi vip.
Nel giorno clou anche Pravo e Venier si schierano con Celentano
VENEZIA — Il D-Day è arrivato. Dopo giorni di polemiche, comunicati stampa, contro-comunicati e appelli, e di fronte agli occhi di tutto il mondo vista l’attesa che si è creata, oggi la laguna di Venezia sarà solcata da un numero di navi da crociera che — dicono gli oppositori dei «grattacieli del mare» — mai c’era stato prima. Ma quante saranno davvero? Ecco, la guerra dei numeri è il primo capitolo della polemica. Nei giorni scorsi, spulciando sul sito di Vtp (la società che gestisce il terminal veneziano), gli anti-navi hanno contato un’«invasione» di ben 12 navi da crociera in un solo giorno; ieri mattina, con una pagina acquistata sul Corriere della Sera, il cantante Adriano Celentano, che da mesi ormai ha messo ai vertici delle sue invettive proprio le grandi navi a Venezia, parlava di una «ignobile sfilata di 13 navi» e dell’«eterno funerale delle bellezze del mondo».
Sempre nella giornata di venerdì uno scambio polemico tra l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin e il presidente di Vtp Sandro Trevisanato ha portato il conteggio non più sulla singola giornata, ma sul weekend. «Un totale di 18 navi, equivalenti a 36 transiti in bacino, un numero esorbitante, che determina giustamente preoccupazione nei cittadini», aveva detto Bettin. «I numeri ufficiali vedono 5 grandi navi da crociera e 9 transiti nella giornata di sabato e 5 grandi navi e 9 transiti domenica», era la replica di Vtp. «Solo perché non contano le navi inferiori alle 40 mila tonnellate », ha replicato Bettin. D’altra parte quello è il limite di tonnellaggio che, secondo il famoso decreto «anti-inchini» firmato dagli allora ministri Corrado Clini e Corrado Passera, sarebbe compatibile con San Marco: tutte le altre devono andare altrove. L’ultima versione la dava il presidente di Vtp in persona, che parlava di 11 «grandi navi» (cioè sopra le 40 mila tonnellate), ricordando che, per esempio, nel weekend del 29 e 30 luglio 2012 ce n’era state 14, in almeno un paio di volte 12 e svariate volte 11, compreso lo scorso weekend. «Dov’è il picco dunque? – si chiede Trevisanato – Si cerca solo un caso per fare pressioni in vista dell’incontro di ottobre con il governo». «Non c’è nessuna situazione anomala, non capisco il perché di questa psicosi», conferma l’ammiraglio Tiberio Piattelli, comandante della Capitaneria di Porto. A metà ottobre ci sarà infatti l’incontro decisivo sulle «strade » alternative al canale della Giudecca. Quel che è certo è che questa coda estiva sarà l’ultima con le crociere davanti a piazza San Marco.
«Confido che nella primavera prossima, con la nuova stagione crocieristica, tutto sarà già risolto quale sia la soluzione che sarà presa», dice il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Se Orsoni gioca sui tavoli istituzionali, Bettin annuncia che dal 7 settembre a Santa Marta è stata installata una centralina dell’Arpav per rilevare per 40 giorni gli effetti dell’attività portuale sull’aria, dalle polveri sottili agli idrocarburi. Ma la polemica ha ovviamente varcato i confini cittadini. «E’ come far passare un tir in un giardino», attacca il Wwf, la cui voce si aggiunge a quelle, molto critiche, di Italia Nostra, del Fai e di GreenItalia, che ha pure fatto i conti: oggi passerà l’equivalente di 30 campi da calcio, 772 mila tonnellate di stazza lorda, quasi 30 mila persone. Oltre a Celentano, anche le star Mara Venier e Patty Pravo, veneziane di nascita, hanno espresso la loro opposizione alle navi: «Mi fanno molta paura queste navi, le immagini sono impressionanti», dice la conduttrice. «Giù le mani da Venezia. Basta con i Mostri in laguna! », è il tweet dell’ex «ragazza del Piper». «Sono anni che si dice che le acque che si spostano distruggono le palafitte – continua – E che facciamo, ci interroghiamo dopo che una nave avrà portato via la basilica di San Giorgio?». «Se dovesse succedere con il Palazzo della Dogana o l’Isola di San Giorgio quello che è accaduto a Genova con la torre piloti, sarebbe un danno irrimediabile», dice un altro veneziano doc, il fotografo Gianni Berengo Gardin. Pravo dice che se potesse — ma è in partenza per New York — sarebbe presente oggi con i contestatori delle navi. Alle 14.30 alle Zattere, in posizione privilegiata per vedere il passaggio dei «bestioni», si ritroveranno infatti gli aderenti al comitato No grandi navi e i cittadini contrari. «Portate fischietti, trombette, coperchi e mestoli, qualunque cosa che faccia rumore», invita Luciano Mazzolin, uno dei promotori.
Alberto Zorzi
21/09/2013 – Corriere della Sera