I ricordi di Teo Teocoli,’l’alter ego’ di Celentano
Milano, 5 gen. – (Adnkronos) – “In realtà io non imito Celentano, a teatro lo sostituisco, interpretando quelle canzoni che lui non canta piu’ da ormai quarant’anni e che la gente, invece, vuol sentire”. All’ADNKRONOS, Teo Teocoli , amico e vero e proprio ‘alter ego’ di Adriano Celentano (insieme nella foto), confessa come, ogni volta che ne veste i panni sul palcoscenico, in realtà non faccia del ‘molleggiato’ un’imitazione “ma una vera e propria interpretazione” per accontentare, così, i suoi numerosi fan. “Purtroppo, o per fortuna per me – sottolinea Teocoli – Adriano da tempo non vuole più fare concerti dal vivo, è sempre più schivo e io, nei miei spettacoli, ne approfitto per regalare al pubblico qualche suo brano, ormai storico ma sempre amato”. ”Adriano – confida il presentatore – non è un carattere facile, come non lo è il mio, ma forse per questo andiamo d’accordo dopo tanti anni. La nostra – aggiunge – è una amicizia vera. Io non ho mai sfruttato le sue doti per avvantaggiarmi, tanto è vero che non ho mai voluto fare uno spettacolo con lui e lui, quando vuole, può chiamarmi, in qualsiasi momento”.
Alla vigllia del compleanno di Celentano, che domani compirà 70 anni, Teocoli confessa poi di essere in difficoltà per la ricerca del regalo. “Cosa si può regalare a uno come Adriano? L’ultimo regalo che gli ho fatto risale ormai a quarant’anni fa, quando trovai un disco di Ray Charles particolare che gli fece molto piacere. Oggi sono in evidente imbarazzo. Spero comunque che, se organizza qualcosa per domani, me lo faccia sapere perché vorrei fargli gli auguri di persona”.
L’amicizia tra Celentano e Teocoli risale a circa 50 anni fa: “Pensare ai 70 di Adriano – sottolinea – mi fa tornare ai miei 14 anni, quando l’ho conosciuto. E’ sempre rimasto uguale, un fenomeno unico e non solo nella storia della musica. Oltre all’amicizia nutro per lui una vera ammirazione per l’artista e continuo a volergli bene, sempre di più”.
Quanto al fatto che, da anni, Celentano abbia, sempre più, difeso la sua privacy, per Teocoli “questo fa parte del suo carattere. Anche da giovane ha sempre avuto una cerchia ristretta di amici e meno si fa vedere – commenta con una risata – più io ci guadagno”. Teocoli spiega poi come Celentano non ami andare troppo indietro nel tempo perché la sua vera nostaliga è per tutto quello che non c’è più. “A lui piacerebbe ancora che via Gluck fosse circondata dai prati, che non ci fossero così tante case e tante auto”. “Questo perché – spiega – Adriano, di fatto, non ha avuto una gioventù normale, forse non l’ha neppure mai avuta. Quando ti ritrovi a 18 anni a essere un idolo non hai più momenti per te. Ti ritrovi, come ci è successo tante volte, a dover andare al cinema a spettacolo già iniziato e scappare prima che terminasse il film per non subire l’assalto della gente. Ecco – sottolinea – forse Adriano è un po’ vittima di tutto questo”.
Tanti poi i ricordi che riaffiorano nella mente di Teocoli legati ad Adriano: molti belli e qualcuno un po’ meno. Tra i più belli, il presentatore annovera un lungo perido passato con Celentano a Madonna di Campiglio: “Dovevamo starci solo una settimana, ci siamo fermati quattro mesi. Era il tempo in cui Adriano filava con Claudia Mori e, proprio al termine di quella vacanza, annunciò pubblicamente il suo fidanzamento”. Uno dei ricordi più brutti, invece, risale al ’73: “Adriano stava facendo il Cantagiro e io lo accompagnavo in giro per l’Italia. A Lecce la nostra auto fu letteralmente presa d’assalto dai suoi fan e lui, spaventatissimo, scappò senza più farsi vedere per giorni, portandosi via tutto, compresi i miei vestiti e lasciandomi solo con il costume da bagno”. “Sono riuscito a rivestirmi grazie all’aiuto dei Dik Dik e dei Camaleonti, che mi hanno prestato loro qualcosa, mentre Adriano l’ho ritrovato solo quattro giorni dopo in Sicilia e, come sempre, cercò di fare apparire quanto successo come una cosa normalissima per cui- conclude – non riuscii neppure a far finta di essere arrabbiato”.
05/01/2008 – Adnkronos