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Gli editori si oppongono al commissariamento della Siae

In attesa del Consiglio dei Ministri che potrebbe decidere il commissariamento della Siae, è iniziata a circolare la voce secondo cui la Società degli Autori e degli Editori verrebbe affidata a tre garanti di nomina governativa. Due dei tre probabili commissari potrebbero essere Flavio De Luca, attuale capo della segreteria tecnica al Ministero della Funzione pubblica, e l’avvocato Giorgio Assumma, legale esperto del mondo dello spettacolo.
La Fem, la Federazione degli editori musicali, si è opposta alla decisione del commissariamento e il suo presidente, Paolo Corsi, ha parlato di “ingerenze e strumentalizzazioni: uno stravolgimento della realtà determinato da ragioni politiche”.
Caterina Caselli della Sugarmusic, associata alla Fem, si è detta “molto amareggiata, stiamo vivendo da mesi una situazione paradossale. Mentre tutto il mondo parla di nuovi diritti e della necessità di mettersi in linea con il nuovo mercato digitale vogliono commissariarci per riportarci indietro”.
Secondo la Caselli il commissariamento porterà diversi artisti a lasciare la Siae scegliendo di farsi rappresentare all’estero, come avrebbe già annunciato Ennio Morricone. Tra quanti sono intenzionati a spostarsi all’estero c’è anche il Clan Celentano, rappresentato da Claudia Mori. “Siamo pronti a lasciare la Siae immediatamente, nel caso questo dovesse accadere. Tra l’altro questo governo non ha fatto nulla finora per gli artisti, i produttori e gli editori musicali, i quali continuano a rischiare in proprio“, ha spiegato la Mori. “Ed è per questo ancora più intollerabile che la politica pretenda di amministrare diritti e soldi di privati. Noi lasceremo, e so per certo che un commissariamento non sarebbe gradito a tanti musicisti. In molti porteranno i loro diritti all’estero e lì, a quel punto, verseranno anche le tasse“.

02/08/2005 – Corriere della sera

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