Milano – È già pomeriggio tardi quando finalmente Adriano Celentano commenta il suo nuovo disco Dormi amore – La situazione non è buona. «Che la situazione non è buona – dice – è sotto gli occhi di tutti, basta leggere i giornali e vedere le immagini che ci arrivano da ogni parte del mondo». Insomma un Celentano come te lo aspetti, una voce critica che non ha mezze misure e riesce a superare i formalismi per arrivare direttamente al punto. Al di là delle sue interpretazioni, di cui scrive qui a fianco Cesare G. Romana, le canzoni del cd sono un autoritratto che mescola i temi sociali e l’amore aggiungendo un inedito tono malinconico e amaro, frutto forse di quelle gocce di disillusione che benedicono i suoi (quasi) settant’anni. Si sente – e il disegno di copertina lo conferma – come un pugile che, quand’anche vittorioso, è comunque livido e tumefatto dalla battaglia. Infatti lui spiega: «In questo mio ultimo lavoro una certa amarezza c’è, non vedo la volontà e la serietà di cambiare veramente le cose. Forse è solo l’amore che, quando lo deciderà, ci salverà». E l’amore corre proprio sull’asse Mogol – Gianni Bella, la miglior coppia di autori della musica italiana che ha firmato il singolo trasmesso in radio Hai bucato la mia vita, piazzato in apertura di album. A loro (con Rosario Bella) si deve anche il canto teso di Vorrei sapere o quello sognante di Fascino. Ma a far discutere – ed è curiosa questa netta frattura di temi e autori – saranno gli altri argomenti. L’ambientalismo di Aria… non sei più tu, per esempio.
Dice Celentano: «Nasce da un’intuizione di Lorenzo Jovanotti. Gli avevo chiesto di scrivere un testo ecologista. Lui lo ha fatto bene, io sono intervenuto nella parte che riguarda la politica dei Comuni, che sono i mandanti degli architetti. Seguono senza pietà il loro sentiero senza accorgersi che il loro vicino potrebbe crollare da un momento all’altro. La politica dei Comuni è la scintilla negativa di questo sfacelo». Ma a far riflettere sarà anche La situazione non è buona, scritta per intero dal giovane Tricarico, che curiosamente scrive: «La situazione economica non è buona / la situazione del mio lavandino non è buona / la situazione del mio amore non è buona… ». Questo brano è la cruna del cd, che passa attraverso le critiche sociopolitiche ed esaltazione dell’amore in tutte le sue forme. E poi c’è la poesia, come in Anna Magnani, composta da Vincenzo Cerami e Carmen Consoli (che dice: «Una leggenda ha bussato alla mia porta»). «Anna Magnani – spiega Celentano – è nata da un’idea di Cerami che aveva proposto a Claudia (Mori, ndr). Aveva pronto il testo che mi è piaciuto subito. Quindi ho voluto coinvolgere Carmen Consoli per la scrittura della musica e lei con grande entusiasmo ha accettato. È un brano particolare che impreziosisce l’album. La Magnani è stata non solo la grande attrice che tutti abbiamo amato ma anche la regina della spontaneità».
Saranno questi tutti temi del programma evento di Celentano lunedì sera su Raiuno in diretta alle 21.10: «Voglio creare in tv lo spirito della sala d’incisione e portarlo in una trasmissione. Il programma è anomalo. Sarà come scalare il K2 senza le scarpe chiodate. È per me il programma più difficile mai fatto prima. È come un film in diretta. C’è un concatenamento tale che se tutto riuscirà come deve sarà la solita fortuna che mi prende per i capelli».
di Paolo Giordano
23/11/2007 – Il Giornale