Intervista ad Adriano Celentano: “Mi emozioni quando Pa’ Francesco parla di Gesù”
CELENTANO, MI EMOZIONO QUANDO PA’ FRANCESCO PARLA DI GESU’ INTERVISTA DELL’ARTISTA A RIVISTA FRATI ASSISI
“Quando sento il Papa parlare di Gesù mi emoziono. Avverto due sensazioni fra di loro contrastanti: da una parte la gioia insaziabile di ascoltare qualunque cosa delle meravigliose gesta di Gesù, dall’altra una sorta di nostalgico dolore quasi come se Gesù l’avessero crocifisso ieri sera e io non avessi fatto in tempo ad incontrarlo prima”. A confessarlo è Adriano Celentano in una lunga intervista alla rivista dei frati di Assisi “San Francesco Patrono d’Italia” – che sarà pubblicata nel numero di febbraio – nella quale risponde a domande sulla politica italiana, sulla crisi economica, sulla fede e sulla vita della Chiesa. Nell’intervista rilasciata al direttore della rivista, padre Enzo Fortunato – anticipata sul sito sanfrancesco.org – Celentano definisce Bergoglio “il Papa della svolta. La cosa che più di tutto apprezzo di Pa’ Francesco (lo chiama così, ndr) è la forte concentrazione sulla figura di Gesù. È questa la vera svolta epocale che il mondo aspettava”. L’artista sottolinea che “i fedeli sono attratti da questo Papa, e le chiese si riempiono da quando c’è lui”.
CELENTANO, BENE ACCORDO DI RENZI CON BERLUSCONI ‘GRILLO E RENZI SONO IL NUOVO DELLA POLITICA ITALIANA’
“Per capire davvero se un accordo è valido o no bisogna metterlo in pratica, mentre sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l’accordo con Berlusconi”. Risponde così Adriano Celentano alla domanda su come giudica un accordo tra destra e sinistra “per riformare la Costituzione, anche con una nuova legge elettorale”, rivoltagli dal direttore della rivista San Francesco, Padre Enzo Fortunato. Nell’intervista al mensile edito dal Sacro convento di Assisi – che la pubblicherà nel numero di febbraio e anticipata sul sito sanfrancesco.org – Celentano osserva che Renzi, “prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l’infiltrato che come Robin Hood poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben 8 milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi”. Celentano, rispondendo ad un’altra domanda, afferma che “Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme”. L’artista si dice “soddisfatto” di come stiano lavorando i grillini, “anche se non sempre condivido certi loro comportamenti. Il fatto che lavorino per il bene del Paese e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi”.
CELENTANO, RIDUZIONE COSTO LAVORO E CURA DELLA BELLEZZA
Caccia all’evasione fiscale, riduzione del costo del lavoro e attenzione alla “bellezza” del Paese. Sono le tre voci sulle quali il governo, secondo Adriano Celentano, “dovrebbe concentrarsi” per affrontare la crisi economica. In un’intervista al mensile del Sacro convento di Assisi “San Francesco Patrono d’Italia” – anticipata sul sito sanfrancesco.org – l’artista parla in particolare di un abbattimento “consistente” del costo del lavoro “che non dovrebbe essere inferiore al 60%. Sarebbe un dolce respiro per i lavoratori che avrebbero finalmente la possibilità di entrare in un negozio e comprarsi qualcosa, mentre le imprese sarebbero senz’altro più invogliate a investire e quindi assumere personale. Ma forse il governo ha pensato troppo all’Imu e si è distratto da ciò di cui veramente valeva la pena occuparsi”. La terza voce importante, per Celentano, è “non sottovalutare la bellezza, per non tornare nuovamente sull’orlo del baratro. Non sembra, ma tutto dipende da lei. Il motivo per cui siamo ridotti come purtroppo siamo ridotti è perché la bellezza è stata violentemente bandita dalla cementificazione selvaggia”.
28/01/2014 – Rivista San Francesco Patrono d’Italia (sanfrancesco.org)